Il difensore del Carpi racconta i suoi primi mesi in biancorosso: "Quante similitudini tra questo gruppo e lo Schalke. Adoro la Serie B, è un campionato bellissimo. Il mio modello? Mi ispiro a Kolasinac"
Un ambientamento che procede spedito e ancora una maglia da titolare nell’ultima gara di campionato vinta contro il Cesena: Tobias Pachonik, esterno destro classe 1995 arrivato in estate al Carpi, racconta in conferenza stampa in suoi primi mesi in Italia. "Quando il mio agente mi ha detto della possibilità di venire a Carpi per me è stato subito chiaro che volessi venire qui, perché per me giocare in Serie B era una grande opportunità e ho accettato subito. Conoscevo il Carpi dalle stagioni passate, Serie A e Serie B di vertice, è stato un piacere poter raggiungere questa squadra. Mi piace molto qui, mi piacciono la società, il gruppo che mi ha accolto subito alla grande sin dal primo giorno e anche la città. L’impatto è stato particolare perché arrivando dalla Germania ho trovato 40 gradi al raduno, ma qui è una realtà perfetta per me, la città è delle giuste dimensioni e ci sono le condizioni migliori per lavorare. Il calcio italiano è molto competitivo, c’è molta fisicità in ogni contrasto e grande equilibrio tra tutte le squadre di questo campionato. La classifica rispecchia questo, tutti possono vincere o perdere contro chiunque. E’ un bellissimo campionato", ha affermato Pachonik.
"Differenze tra Shalke e Carpi? Sono più le similitudini. Kolasinac il mio modello"
"Le differenze tra Schalke e Carpi? Non ce ne sono tante, qui come là ognuno vuole dare il massimo per la squadra. Sono più le similitudini delle differenze", ha proseguito Pachonik. Il calciatore del Carpi ha poi aggiunto: “E’ la prima esperienza all’estero per me, sono stato una dozzina di volte in Italia ma solo in vacanza. Ho sempre giocato in Germania con il Norimberga dove ho fatto il settore giovanile, poi Stoccarda e Schalke dove ho fatto anche metà stagione con la prima squadra debuttando in Bundesliga contro l’Hannover. Non parlo ancora bene l’Italiano ma in campo ormai capisco tutto quello che mi dicono il mister e i compagni. All’inizio mi hanno aiutato molto Mbakogu, Capela e Jelenic che parlano inglese, ma ora mi capisco con tutti. Voglio che mi parlino tutti in italiano per impararlo il prima possibile”. Pachonik ha poi svelato: "Idoli o modelli? Mi piace e mi ispiro a Kolasinac, che ho conosciuto allo Schalke e che ora gioca all’Arsenal. Mi piacciono la sua forza e il suo modo di stare in campo".