Salernitana, Bollini: "Non si è vista l’inferiorità numerica"

Serie B
Bollini, Salernitana (Lapresse)

Tanta soddisfazione nelle parole dell’allenatore granata dopo il pareggio in rimonta arrivato in dieci uomini contro undici con il Cesena: "Abbiamo giocato un calcio vero senza mai rinunciare al palleggio, la squadra non si è mai disunita. L’inferiorità numerica non si è vista"

Ottava rimonta in campionato, due gol realizzati per altro in inferiorità numerica, per un 3-3 sul campo del Cesena che profuma tanto di impresa: undicesimo risultato utile consecutivo per la Salernitana di Alberto Bollini, che continua a far bene nonostante le tante defezioni legate ai tanti infortuni dell’ultimo periodo. "Se ho fatto vedere 'Ogni maledetta domenica' alla mia squadra? Direi che la metafora del film si accosta molto bene e, sempre restando in termini cinematografici, direi anche il 'Ciclone' perché la mia è una squadra allegra. Devo tirare le orecchie a qualche mio giocatore per i gol subiti, ma non c’è stato nessun contraccolpo psicologico, la squadra ha una propria identità. Abbiamo rimontato in dieci uomini giocando un calcio vero, dinamico, veloce: non abbiamo concluso tanto il primo tempo anche se non meritavamo di essere in svantaggio, ma chiaro che la partita è in salita se dopo tre minuti siamo subito sotto di un gol e questo non deve succedere. Noi però non ci siamo mai disuniti e nel secondo tempo siamo andati in campo consapevoli di raggiungere il pareggio e di giocare per vincere. Se Bocalon avesse segnato la partita sarebbe stata diversa, ma è stato bravo – moralmente e tecnicamente, da attaccante vero – a realizzare il 2-3 in inferiorità numerica. Sfido chiunque a essere sotto di 3-1 in dieci uomini e riuscire a rimontare su un campo come quello del Cesena: la squadra l’ha fatto con il calcio, con il gioco", le parole di Alberto Bollini ai microfoni di Sky Sport.

"L’inferiorità numerica non si è vista"

"Condizione fisica buona? Direi psicofisica, perché quella atletica la stiamo gestendo al meglio anche con preparazioni individualizzate. Non avevo i 90’ di Rodriguez, Rossi non stava bene: era una staffetta preventivata. L’inferiorità numerica non si è vista perché occupavamo bene il campo, riuscivamo a stare corti senza rinunciare mai al palleggio. Queste sono due caparbietà che abbinate alla buona condizione, all’aspetto caratteriale e tattico a livello di gioco, ha permesso alla squadra di giocare su un campo non facile – il Cesena nelle ultime sei gare ha fatto una media da playoff – in inferiorità numerica senza farsi condizionare dal risultato negativo: bravi i miei ragazzi a credere sempre nel gioco e a sviluppare la manovra in velocità", ha concluso l’allenatore della Salernitana Bollini.