Brescia-Spezia, Marino: "Cresciuti in mentalità, ma ora voglio che si provi a vincere sempre"
Serie BLe parole dell’allenatore del Brescia in vista della sfida contro lo Spezia valida per la quindicesima giornata del campionato di Serie B: "Regaliamo una soddisfazione ai tifosi al Rigamonti"
Invertire la rotta per modificare un trend che – dopo l’arrivo di Pasquale Marino in panchina - ha visto il Brescia sconfitto in casa due volte nelle ultime tre partite. Lo Spezia l’avversario al Rigamonti nella quindicesima giornata del campionato di Serie B, per Marino l’intenzione è chiara: regalare una gioia ai tifosi del club lombardo. "Purtroppo in questo momento i numeri non sono dalla nostra parte e non ci dicono bene – ha detto l’allenatore del Brescia nella conferenza stampa di presentazione della gara -. Se guardiamo alle gare disputate al Rigamonti, vediamo che c’è qualcosa che non va. Adesso vogliamo cambiare marcia e regalare una soddisfazione ai nostri tifosi. Sinceramente non ho mai guardato se si giocasse in casa o in trasferta: la cosa più importante, per me, è trovare innanzitutto un’identità di squadra. Di conseguenza, sia che si giochi in casa sia che si giochi in trasferta, io voglio soltanto che le mie squadre provino a vincere sempre. Credo che la sconfitta contro il Venezia ci sia servita da lezione, adesso anche nelle sedute di allenamento vedo i miei ragazzi molto più motivati. Questo gruppo se vuole fare risultato deve andare sempre al massimo. Adesso abbiamo ancora tanto lavoro da fare e c’è parecchio da migliorare, non siamo ancora la squadra che vorrei ma questo è normale. Qualcosa però si inizia ad intravedere e di sicuro siamo già cresciuti sotto il punto di vista della mentalità".
Spezia propositivo, servirà attenzione. Gila-Caracciolo, bella sfida
In chiusura anche una battuta sull’avversario e sull’affascinante sfida tra due degli attaccanti in attività più prolifici ed esperti del nostro calcio, Andrea Caracciolo ed Alberto Gilardino: "Cosa penso dello Spezia? E’ una squadra che ha un assetto ben preciso – ha concluso Marino -, vogliono sempre essere propositivi e per questo motivo servirà la massima attenzione, soprattutto in fase di non possesso. Caracciolo e Gilardino sono due giocatori che sono stati a Genova quando io allenavo il Genoa: in quel periodo, però, Caracciolo non l’ho praticamente mai visto, perché quando arrivai lui fu ceduto al Novara. Gilardino invece arrivò a gennaio e l’ho conosciuto meglio. Posso dire che è un giocatore di qualità non solo in campo, ma anche una brava persona".