Pescara, Zeman: "Abbiamo delle barriere mentali"

Serie B
Zdenek Zeman, allenatore del Pescara (Getty)

L’allenatore: "Sto tentando di cambiare la mentalità del gruppo, bisogna giocarsela e cercare di essere sempre attivi anche perché penso che noi davanti e a centrocampo non siamo male, mentre in difesa abbiamo dei difetti"

Archiviare definitivamente il pareggio rocambolesco contro la Ternana e trovare nuovamente la vittoria che manca da un po’. Sono queste le ambizioni e le speranze del Pescara che domani tornerà in campo nella 18ª giornata di Serie B in casa del Cesena. Giornata di vigilia quest’oggi dunque per Zdenek Zeman e i suoi ragazzi, l’allenatore boemo in mattinata ha guidato la rifinitura programmata e in seguito si è presentato in conferenza stampa per parlare del prossimo impegno e delle condizioni dei suoi ragazzi. Queste le sue considerazioni a poche ore dal fischio d’inizio della gara in programma al Manuzzi: "Purtroppo noi abbiamo delle barriere mentali, che probabilmente ci trasciniamo dalla Serie A. Mentalità? Sto tentando di cambiarla: bisogna giocarsela, cercare di essere sempre attivi. Anche perché penso che noi davanti e a centrocampo non siamo male, mentre in difesa abbiamo dei difetti. Il Cesena è una squadra che, malgrado la classifica, ultimamente ha fatto diversi risultati utili. Una squadra che lotta, magari gioca e costruisce poco. Davanti hanno solo Jallow, con Laribi a supporto. Castori poi come persona mi piace, anche se qualche squalifica l'ha presa perché dice quello che pensa. E' un allenatore che non ha mai avuto squadre da primi posti, ma ha quasi sempre ottenuto il massimo da ciò che aveva a disposizione".

"Coda è recuperato ed è a disposizione, Perrotta è squalificato. Elizalde? Ci penso, ma negli allenamenti non mi ha convinto per la sicurezza. Mazzotta? E’ stato sempre titolare, ha saltato una sola partita perché non stava bene. Ho 20 giocatori a disposizione, potrei fare tante cose. Spero di indovinare la formazione giusta… Mancuso nelle ultime partite sul piano dell’impegno non gli si può dire nulla, ma mi aspettavo qualcosa di più sul piano tattico. Ma proprio perché vuole fare di più, probabilmente fa meno. Sbaglia i tempi, dovrebbe giocare più semplice da esterno e in fase difensiva non prende nessuno di quella catena. Deve trovare un riferimento per non farlo giocare. Fisicamente però sta bene, si impegna più di altri in allenamento. Benali? Con me gioca da esterno da febbraio, ha qualità e devo sfruttarle. Valzania ha fisicità e gamba, tecnicamente gli manca qualcosa. Ma di lui non mi sono accorto tardi, ha giocato nel complesso 13 partite. Si vede che mi davano più affidamento gli altri. Questa squadra non è stata costruita in partenza per vincere, la speranza è che si cresca con inserimento dei nuovi. Resto sempre convinto che la squadra può inserirsi nella lotta".