Il centrocampista, dopo essersi svincolato dal Perugia, ha subito accettato la proposta dei toscani ed è stato presentato in conferenza stampa: "Dovremo mettere in pratica tutte le nostre possibilità, consapevoli che il girone di ritorno è un altro campionato"
Un calciatore come Matteo Brighi non poteva restare senza squadra, nelle categorie minori. Infatti, non appena è stata ufficializzata la risoluzione consensuale col Perugia, il centrocampista ha avuto diverse chiamate. Una è arrivata dal Santarcangelo, squadra dell’omonimo comune della provincia di Rimini, città natale di Brighi. Poi è arrivata quella dell’Empoli, dove allena Aurelio Andreazzoli: i due si sono conosciuti nel 2007 ai tempi della Roma e hanno lavorato insieme per due stagioni. Affare lampo, dunque, con tanto di presentazione in conferenza stampa avvenuta oggi: “Tutto è nato ieri sera, dopo essermi svincolato dal Perugia: è arrivata la chiamata dell´Empoli e sono partito subito senza pensarci troppo, perché la reputo un´opportunità da non farsi scappare. Avevo anche altre possibilità, ma ho scelto Empoli perché qua per me c´è tutto per fare bene e da parte mia ha voglia nuovamente di rimettermi in gioco sperando di poter dare una mano”.
Empoli, squadra importante
Brighi ha avuto modo di conoscere l’Empoli, da avversario. In campionato, il Perugia ha affrontato i toscani il mese scorso, e in quell’occasione la squadra di Andreazzoli espugnò il Curi col punteggio di 2-4. “Arrivo in una squadra che mi ha fatto un ottima impressione quando abbiamo giocato contro: ho avuto modo di vedere tutte le squadre e l´Empoli ha dimostrato di essere una squadra importante. Adesso dovremo mettere in pratica tutte le nostre possibilità, consapevoli che il girone di ritorno è un altro campionato. Il mio ruolo? Sono un interno, nel centrocampo a 3 solitamente ho giocato in quella zona, poi parlerà con il mister e mi metterò a disposizione” ha concluso Brighi.