Risultati e classifica Serie B: gol e highlights della 24^ giornata
Serie BLa 24^ giornata della Serie B registra la leadership solitaria del Frosinone che stacca Empoli e Palermo. Il Cittadella espugna Perugia, cadono Parma e Cremonese. Va ad Inzaghi la sfida tra campioni del mondo: Grosso battuto 3-1. Il Carpi passa all'Arechi, vince anche il Foggia. Colpo dell'Ascoli a Novara
Calciomercato in archivio e volti definiti per le squadre della Serie B, campionato dalla fisionomia più precisa al termine della sessione invernale. Le regine delle trattative? Frosinone e Parma, Empoli e Carpi nonché la coppia Spezia-Venezia. Chissà se basterà per centrare i traguardi stagionali, certo è che l’equilibrio assoluto pretende gradi e gerarchie a partire dalla corsa alla promozione. Un’incertezza di fondo che non guasta il torneo votato allo spettacolo e al gol, ben 695 reti complessive in 23 turni a sbriciolare i numeri delle edizioni precedenti. A farne le spese anche 9 società dal cambio in panchina, una necessità doverosa per mantenersi ad alti livelli. E quindi, calato il sipario sulle operazioni di mercato e imboccato il rettilineo del girone di ritorno, la 24^ giornata ha riservato novità negli 8 incontri pomeridiani targati Serie B.
FROSINONE-PESCARA 3-0
50' Ciano, 64' Terranova, 93' Chibsah
Vetta solitaria per il Frosinone, squadra che da 5 partite conosce solo vittorie. Si tratta di un record in stagione, primato come la striscia di 16 risultati utili consecutivi centrata dalla banda Longo che stacca Empoli e Palermo in ritardo di 3 lunghezze. I ciociari ribadiscono l’imbattibilità casalinga al nuovo "Benito Stirpe" stavolta ai danni di Zeman, piegato ad inizio ripresa. L’avvio di gara premia infatti un Pescara più vivace ma frenato da Bardi, tuttavia dopo l’intervallo si scatenano i padroni di casa: apre il 10° gol personale di Ciano, raddoppia Terranova a sfruttare nuovamente un rivedibile Fiorillo. Ai titoli di coda ecco il tris finale della new entry Chibsah. Si tratta del 2° ko di fila per gli abruzzesi che rallentano nella corsa ai playoff, sconfitta dettata dalla caratura dell’avversario nonché dalle difficoltà lontano dall’Adriatico (solo 3 successi esterni in campionato). Il Frosinone si conferma invece la prima candidata alla promozione in Serie A.
BRESCIA-PARMA 2-1
38' e 65' Torregrossa (B), 58' Ceravolo (P)
Lievitano a 7 i punti di ritardo dal 2° posto per il Parma, sconfitto al Rigamonti dopo il confortante successo contro il Novara. Passo falso esterno per la squadra di D’Aversa battuta da una doppietta di Torregrossa, mai così prolifico in stagione: 6 gol personali per il centravanti azzurro, addirittura 5 nelle ultime 6 partite. Quanto basta a Boscaglia per blindare la panchina dopo 2 stop dal suo ritorno in azzurro e 4 sconfitte in 6 partite, trend che confinava i lombardi nel baratro playout. Riscattato a titolo definitivo proprio nella finestra di mercato, Torregrossa vanifica il momentaneo 1-1 di Ceravolo servito dal nuovo acquisto Da Cruz. Piccoli segnali di ripresa per il Brescia che alimenta il bottino realizzativo (23 reti) e frena la scalata ai vertici dell’ambizioso Parma.
CREMONESE-PRO VERCELLI 2-3
16' Scappini (C), 38' Castiglia (P), 52' e 66' Germano (P), 93' Cavion (C)
Cade il Parma, inciampa pure la Cremonese a domicilio dove in stagione si era imposto solo il Palermo. Allo Zini festeggia la Pro Vercelli di Grassadonia, allenatore che dal suo ritorno sulla panchina piemontese ha centrato 6 punti su 6 a disposizione sbarazzandosi dell’Ascoli e proprio della Cremonese. Ecco quindi che la classifica recita il terzultimo posto, una chimera fino a poche settimane fa durante l’interregno di Atzori. E pensare che i grigiorossi di casa, in serie utile da 9 turni e battuti solo una volta in 18 uscite, avevano trovato il vantaggio con Scappini. La reazione ospite inizia da Castiglia, 6 centri personali e miglior marcatore in squadra a precedere la doppietta di Germano. Inutile e tardivo il guizzo al 93’ di Cavion, gol che non scongiura lo stop della 'Cremo' comunque ancorata alla zona playoff.
VENEZIA-BARI 3-1
22' Stulac (V), 31' e 36' Litteri (V), 61' Sabelli (B)
È crisi aperta in casa Bari, battuto al Penzo nella sfida tra campioni del mondo Inzaghi e Grosso. Va a SuperPippo l’incrocio playoff contro i pugliesi, reduci da 5 gare senza gioie e 7 reti incassate nelle ultime due sconfitte. L’ultimo passo falso va in scena in Laguna, scivolone dettato da un primo tempo in apnea: se i veneti avevano segnato solo 9 reti sul proprio campo, i primi 45’ registrano addirittura un tris targato Stulac (gran botta da fuori) e un doppio Litteri. Sono 7 i centri stagionali dell’ex Cittadella, i primi due con la maglia del Venezia a precedere l’espulsione nella ripresa. La superiorità numerica e l’acuto di Sabelli rimettono in carreggiata gli uomini di Grosso che tuttavia non raddrizzano l’incontro. Il Venezia bissa la vittoria contro il Cesena e si conferma in zona playoff agganciando proprio un Bari protagonista di un’involuzione allarmante.
PERUGIA-CITTADELLA 1-3
20' Kouamé (C), 43' Cerri (P), 56' Schenetti (C), 83' Strizzolo (C)
Nessuno come il Cittadella in questa Serie B, quantomeno in formato esterno. Sono 7 le vittorie in trasferta della banda Venturato, autentica mina vagante lontano dal Tombolato ad issarsi al 4° posto in classifica. Ne fa le spese al Curi anche il Perugia, stavolta senza le prodezze dell’incredibile debuttante Kouan. È piuttosto il connazionale ivoriano Kouamé, 6 centri in campionato, a sbloccare la sfida prima dell’1-1 di Cerri dal medesimo bottino stagionale. Nella ripresa i granata si scatenano prima con Schenetti e poi con Strizzolo, marcatori che blindano l’ennesimo colpo esterno. Sono 23 i punti stagionali del 'Citta' in trasferta, mentre davanti al proprio pubblico gli umbri rimandano nuovamente l’aggancio ai playoff nella giornata più nera della difesa: Volta e Dellafiore infortunati, Belmonte e Gonzalez espulsi.
SALERNITANA-CARPI 1-2
42' Poli (C), 46' Sprocati (S), 74' Verna (C)
Successo in trasferta anche per il Carpi di Calabro che espugna l’Arechi, casa della Salernitana che fallisce il sorpasso in classifica. Gli emiliani ripetono il 2-1 allo Spezia imponendosi stavolta tra le mura dei campani stabilmente al centro della graduatoria. Apre le danze capitan Poli, protagonista del botta e risposta con l’ottimo Sprocati già a quota 7 reti in campionato. Decide nella ripresa il 4° centro di Verna, mediano dall’evidente vizio con il gol. Se Colantuono lamenta la mancanza di continuità nei risultati, il Carpi rinforzatosi sul mercato centra un altro successo che vale i 35 punti ovvero la quota playoff. Certo è che la bagarre per gli spareggi promozione è più aperta che mai.
FOGGIA-AVELLINO 2-1
11' Asencio (A), 35' Nicastro (F), 69' Mazzeo (F)
Seconda vittoria di fila per il Carpi così come per il Foggia, rivitalizzato dal trionfo di Chiavari. A porte chiuse e dopo 4 mesi senza gioie in chiave casalinga, i pugliesi ritrovano un successo allo Zaccheria davvero vitale per la stabilità in classifica. Qui capitola l’Avellino, avanti con il 4° gol personale del giovane Asencio ma penalizzato dall’espulsione diretta di capitan D’Angelo al 43’. Se Mazzeo spreca il calcio di rigore assegnato prima dell’intervallo dopo l’1-1 di Nicastro, lo stesso bomber rossonero raggiunge la doppia cifra nella ripresa siglando il definitivo 2-1. Stroppa abbandona definitivamente la zona che scotta pur senza blindare la difesa (44 gol al passivo), piuttosto centrando i tre punti casalinghi che sembravano un tabù. Paga dazio invece Novellino in precedenza reduce da un trend positivo con 7 punti in 3 partite.
NOVARA-ASCOLI 1-2
29' Puscas (N), 33' Buzzegoli (A), 37' Monachello (A)
Respirano le ultime due della classe, Pro Vercelli e Ascoli, che scavalcano momentaneamente la Ternana attesa domenica al Manuzzi. Dopo 2 ko di fila si rialzano i marchigiani di Serse Cosmi, vittoriosi in rimonta al Piola. Se il gol dell’esordiente Puscas anticipa scenari favorevoli al Novara, l’Ascoli mette la freccia con l’uno-due targato Buzzegoli e Monachello. Ecco quindi che gli innesti dal mercato e il carattere dell’allenatore concedono speranze salvezza ai bianconeri dopo l’impresa in Piemonte. Corini punta il dito piuttosto contro le assenze per squalifica (Mantovani, Ronaldo e Di Mariano) ma conferma le difficoltà sul proprio campo: non è un caso che il Novara mantenga 3 lunghezze di margine sull’incubo playout. Quanto basta per spingere la società a riflettere sul futuro della panchina azzurra.