Empoli, Caputo a tutta birra: chi è il bomber della Serie B

Serie B

Luca Cassia

Francesco 'Ciccio' Caputo, 30 anni e 19 gol segnati con l'Empoli in questa Serie B (Foto LaPresse)
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Capocannoniere della B tra reti e record in tandem con Donnarumma, 'Ciccio' è il primo artefice della scalata dell'Empoli targato Andreazzoli. "Centenario" in categoria con un solo passaggio in Serie A, conquistata due volte agli ordini di Antonio Conte. I tatuaggi e la birra da lui prodotta, ecco il nuovo re del gol

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Empoli Caput Mundi, quantomeno in Serie B. Se la leadership del campionato premia il Frosinone capolista, la promozione diretta in A resta d’attualità da Palermo al cuore della Toscana. Qui convince eccome la macchina da gol del torneo, 52 centri totali e nuova benzina dall’avvento in panchina di Andreazzoli: sono 13 in 5 gare i punti raccolti dall’erede di Vivarini, allenatore reduce dai poker rifilati a Bari e Palermo. Proprio contro i siciliani, al Castellani, ha strabiliato il 2-0 costruito attraverso 30 passaggi ininterrotti nei quali tutti gli 11 azzurri hanno toccato il pallone. A spingerlo in rete Francesco Caputo, autore di un clamoroso tris che lievita a 19 gol il suo bottino stagionale. Non è un caso che sia il capocannoniere della B, lui che aveva già eguagliato il primato di Succi (14 reti nelle prime 16 giornate) e superato il record di Bucchi resistente da 12 anni. Affare estivo da 3 milioni di euro non senza veleni, 'Ciccio' è la star di un campionato che lo colloca tra i "centenari" in materia di gol realizzati in categoria. In cima all’elenco troviamo Schwoch a quota 135 centri, 26 in più di Caputo che piuttosto ha solo assaggiato la massima serie.

Talismano di Conte

Classe 1987, attaccante dai mezzi fisici nella norma (181 cm per 74 kg), Caputo si distingue piuttosto per un fiuto del gol dai pochi eguali: cinico e lucido sotto porta, esaltante per verve realizzativa grazie a tempismo e senso della posizione negli ultimi metri. Originario di Altamura nel barese, rapidamente emerso dai dilettanti transitando per Noicattaro fino al Bari di Antonio Conte: è il 25 ottobre 2008 quando alla terza gara ufficiale segna un tris al Grosseto, exploit che ritroverà quasi dieci anni più tardi. Archivia la stagione in doppia cifra nella promozione pugliese, tuttavia come Conte si sposterà altrove: prestito a Salerno sempre in B, apprendistato necessario per tornare in biancorosso e realizzare l’unico gol in carriera in Serie A (Bari-Cesena 1-1 del 28 novembre 2010). Quasi un paradosso per un bomber da oltre 100 reti al piano inferiore, pupillo di Conte che lo reclama nell’avventura a Siena: 3 reti in metà campionato e nuova promozione in A senza staccare il cordone dalla sua Bari. Vi ritorna da capitano accumulando 50 centri in 150 gare ufficiali, bottino che non regala troppe gioie al San Nicola. Finirà addirittura nel tritacarne del calcioscommesse a causa delle ombre del match contro la Salernitana datato 2009: squalificato per un anno, assolto nel processo penale ai titoli di coda della sua permanenza in Puglia. Inizialmente in prestito all’Entella dove eguaglia il suo record stagionale (17 reti), Caputo raggiunge quota 18 gol nella scorsa stagione riscattandosi per numeri e prestazioni dopo l’amara parentesi extra-calcistica.

I 35 centri nel biennio all’Entella scatenano un’asta estiva a cifre esagerate: la spunta l’Empoli a fronte di 3 milioni di euro, cifra monstre in categoria agevolata dal "paracadute" concesso alle retrocesse. Un trasferimento tra i mugugni di Chiavari, snobbato pure l’ambizioso Parma dalle promozioni in serie: "Di solito l’Empoli vende un giocatore come Caputo, stavolta lo ha comprato", spiegò il presidente Corsi. Soldi ben spesi verrebbe da dire, d’altronde 'Ciccio' è una garanzia in Serie B per repertorio e dote di punti concessa alla squadra. Un leader navigato che prende per mano gli azzurri e non sbaglia un colpo: detto dei 19 gol complessivi e della 100^ firma in B centrata a fine ottobre contro il Pescara, Caputo inanella un record dietro l’altro e vede la porta come pochi. Il tris al Palermo era stato preceduto da marcature multiple, vedi le 5 doppiette delle quali due riservate al "suo" Bari nonché a corazzate come Frosinone e Palermo, senz’altro la vittima preferita. Numeri di livello assoluto che premiano le strategie dell’Empoli e alimentano l’immediato ritorno al piano superiore, scalata alla quale contribuisce il suo partner d’attacco ovvero il meno noto dei Donnarumma. Trattasi di Alfredo, 27enne senza legami di sangue con i portieri del Milan, piuttosto spalla ideale nelle stagioni d’oro di Lapadula al Teramo e di Coda alla Salernitana. Un’intesa pazzesca con Caputo, gemelli del gol da 32 gol complessivi e coppia più prolifica nel professionismo italiano. A differenza del compagno Donnarumma non ha mai debuttato In Serie A, tuttavia condivide con l’amico la passione per Dragon Ball: da qui la "fusione" divenuta virale dopo il poker al San Nicola.

Birra, FIFA e Serie A

L’esultanza abituale di Caputo, mano vicina alla bocca spalancata mimando un gesto fin troppo eloquente, richiama piuttosto la sua attività imprenditoriale condotta insieme a tre amici d’infanzia. Parliamo dell’artigianale Birra Pagnotta, da lui prodotta utilizzando il pane di Altamura DOP: un’eccellenza a livello nazionale, chiaro omaggio alla sua terra. Vietato stupirsi per un attaccante votato a bersi le difese avversarie, bomber che sorseggia la sua birra "Terruar" insieme a Donnarumma al termine di ogni vittoria. Una coppia d’oro che segue le orme di mostri sacri come Tavano e Maccarone, tandem d’esperienza che fece le fortune di Maurizio Sarri ad Empoli. Non esiste un reparto così letale in nessuna delle seconde divisioni della top 5 europea, tantomeno in Serie A dove il solo Immobile precede Caputo per gol segnati. Meglio di Icardi, Quagliarella e Mertens, tanto per intenderci. Se ne sono accorti pure gli sviluppatori della Electronic Arts, artefici del videogioco FIFA, che puntualmente hanno potenziato il suo valore da '71' a '79' dopo il tris al Palermo. Amante dei tatuaggi, sposato con Anna Maria e padre dei piccoli Jacopo e Sofia, 'Ciccio' brilla nel nuovo 4-3-1-2 imposto dall’ex allenatore giallorosso Andreazzoli. Il numero '11' di Altamura costituisce il 38% del bilancio realizzativo dell’Empoli, va a segno ogni 110’ e insegue il traguardo dei 30 gol: poco importa se la Lega gli ha sottratto la rete contro il Perugia attribuita allo sfortunato Volta. Se questa Serie B viaggia a ritmi realizzativi mai raggiunti dall’avvento della formula a 22 squadre, l’impatto di Caputo in Toscana pesa eccome negli equilibri del campionato. A 30 anni vuole riscoprire la Serie A, vetrina ambita da chi corre a tutta birra. È proprio il suo caso.