Perugia, Magnani si presenta: "E' un'emozione essere qui, contro il Parma sarà un derby"

Serie B
Il nuovo acquisto del Perugia Magnani, foto sito Perugia

Il Perugia ha presentato il difensore Magnani, un nuovo innesto per Roberto Breda che potrebbe utilizzarlo già nel match contro il Parma: "Per me che sono di Reggio Emilia sarà come un derby"

Una stagione cominciata con la maglia del Siracusa in serie C e, adesso, il salto in serie B grazie al Perugia. E’ un momento esaltante per Giangiacomo Magnani, promettente difensore di 22 anni arrivato nell’ultima sessione di mercato per rinforzare la rosa di Breda. Le circostanze potrebbero permettergli di scendere in campo già contro il Parma, per quello che rappresenterebbe un derby per lui, viste le origini emiliane. Magnani vuole sfruttare l’occasione e lo sottolinea nella conferenza stampa di presentazione: "Questo salto di categoria mi suscita parecchia emozione. Mi aspettavo di avere più tempo per adattarmi a questa categoria. Il mio approccio alla nuova realtà? È diverso rispetto alla precedente esperienza, ma nello stesso tempo positivo. Mi sono trovato bene con tutti, che hanno cercato di mettermi a mio agio. Sono contento, conosco bene Perugia che è una delle città più importanti a livello nazionale. Preferisco la difesa a quattro avendoci giocato gli ultimi sei mesi. Ma sono pronto ad adattarmi a qualunque circostanza. Il Parma? E’ senza dubbio un grande club e per me sarà un derby visto che sono di Reggio. Sono impaziente di giocare, sfrutterò l’occasione se mi verrà data l’opportunità di scendere in campo. L’emozione principale è quella di vestire questa maglia ed esordire nella categoria".

Il saluto al Siracusa

Un’esperienza, quella al Siracusa, conclusa con il sorriso sulle labbra, per questo motivo Magnani non può che ringraziare la sua vecchia società per quanto dimostratogli in questi anni: "Nella vita prima di essere giocatori bisogna essere uomini.  Siracusa sono stato bene con tutti e il post è dovuto a questo. Penso che si debba far valere soprattutto le doti umane invece che essere soltanto giocatori di calcio. Breda? Lo conoscevo solo di nome, non di persona. Mi ha trasmesso serenità, che per me è di fondamentale importanza. Con il presidente invece c’è stata solo una stretta di mano davanti a tutta la squadra, niente di più, almeno per ora. Modelli? È una domanda difficile. Non saprei onestamente. Ci sono tanti giocatori nel panorama nazionale da cui estrapolare le caratteristiche migliori".