L'allenatore bianconero dopo la vittoria col Cesena: "Gara terribile sotto l'aspetto emotivo, in questa situazione non poteva essere diversamente. Il pareggio ci ha demoralizzato, ho pensato che il destino fosse infame ma abbiamo trovato il 2-1. Vittoria che ci dà un po' di respiro"
Per l'Ascoli era un po' la partita della vita, una di quelle in cui hai a disposizione un solo risultato: la vittoria. I bianconeri hanno battuto il Cesena per 2-1, ottenendo tre punti pesantissimi. Distacco sul quartultimo posto ridotto ad appena due punti e lotta salvezza che si riapre. Ovviamente felicissimo Serse Cosmi: "Sapevamo che avremmo dovuto disputare una gara terribile sotto l'aspetto emotivo, è normale quando devi vincere per forza e ti trovi in una posizione di classifica come la nostra – ha dichiarato l'allenatore bianconero - Sapevamo anche che una vittoria ci avrebbe potuto far respirare un po' e senza dubbio i tre punti di oggi sono meritatissimi, è stata un'ottima gara sul piano del gioco. Nel primo tempo abbiamo giocato solo noi, abbiamo avuto molte opportunità al di là del gol e il portiere avversario è stato molto bravo. Il pareggio del Cesena è stato devastante dal punto di vista psicologico, per un attimo ho pensato che il destino fosse infame. Nella ripresa abbiamo trovato il 2-1. Ma sembra assurdo aver sofferto fino al fischio finale seppur con un uomo in più, ma la condizione mentale in questo periodo la fa da padrona, sprechiamo troppo a livello nervoso, gli altri giocano una partita, noi ne giochiamo una e mezza. In superiorità numerica avremmo dovuto fare qualcosa in più. A volte tecnicamente riusciamo a fare delle cose di valore, da grande squadra, quando usciamo palla al piede ad esempio, ma in altri frangenti commettiamo delle ingenuità a causa della situazione emotiva. Subentra la paura di vincere e l'insicurezza dovute alla nostra situazione. Finora sul piano del gioco con avversari di pari valore ce la siamo sempre cavata, eccezion fatta per il match con la Pro Vercelli".
Sui singoli
"Lanni? L'ho schierato dal 1' perché volevo che reagisse e non si sentisse messo da parte. In quel ruolo detesto l'alternanza. Sia lui che Agazzi per ragioni diverse devono ritrovare la fiducia. Potenzialmente entrambi possono essere protagonisti, parlerò col preparatore dei portieri e vedremo. Ivan ha sofferto qualche errore e qualche prestazione, ma deve essere tranquillo, lasciamolo stare. Non lo aiutate se scrivete che sta attraversando un'annata difficile perché prima Fiorin-Maresca volevano che usasse i piedi, poi perché ha cambiato preparatore e procuratore, poi perché è andato via il suo vice. A lui ho già detto queste cose, deve meritarsi il posto come gli altri, oggi erano in panchina Addae, Ganz, D'Urso ed altri. Non bisogna fare un dramma. Clemenza? E' un predestinato, pochi in B hanno le sue caratteristiche, sta diventando un giocatore vero, ha tanta qualità, deve solo acquisire la struttura del calciatore. Oltre a lui ci sono anche De Santis e Kanoute, quest'ultimo ha margini di miglioramento enormi, neanche lui sa quanto è forte. Clemenza a Kanoute a volte fanno un calcio che io chiamo caraibico, ma in questo momento dobbiamo essere più duri. Quando mi dissero che potevamo prendere a gennaio Kanoute non ci credevo, non pensavo che il Pescara potesse rinunciarvi, ma d'altra parte aveva altri giocatori. Martinho? Sta meglio fisicamente, l'inattività ti pregiudica il percorso, è normale; è lo stesso per Ganz, che deve riacquistare la forza nervosa e fisica che ti dà solo il campo. Se fossimo a metà classifica sarebbe diverso e ci sarebbe modo di "ricostruire" pian piano alcuni giocatori, io Ganz lo aspetto, ma in questo momento devo optare per chi sta meglio".