Ascoli, Monachello: "Con la Ternana vittoria pesante, il pallone del rigore era pesantissimo"
Serie BL'attaccante bianconero dopo il successo con la Ternana: "E' stata la vittoria del gruppo, l'espulsione di Mignanelli già dato coraggio. Dovevamo vincere per lui e per Carpani, che ci guardava da bordo campo in stampelle. E quel pallone del rigore era pesantissimo"
Probabilmente il suo gol su rigore potrebbe cambiare la stagione dell'Ascoli, certamente ha dato nuova vita alla squadra di Serse Cosmi. Gaetano Monachello è stato l'uomo decisivo dello scontro diretto interno contro la Ternana, che sembrava essersi messo male dopo il pareggio ospite e l'espulsione di Mignanelli. E invece all'85' è arrivato il calcio di rigore, trasformato con freddezza da Monachello. "Il pallone era pesantissimo, mancavano pochi minuti alla fine della gara – ha dichiarato l'attaccante bianconero al sito ufficiale della società - La partita era importantissima per la classifica e per i tifosi, in quei momenti allo stadio c'era un silenzio quasi tombale, tanto era importante quel rigore. Ero un po' teso, ho ripensato velocemente alla settimana che avevamo vissuto e a quello che sarebbe potuto essere nel caso in cui avessi segnato. Inoltre conoscevo Sala, il portiere della Ternana, col quale ho condiviso le giovanili all'Inter. Ho calciato pensando che si sarebbe buttato dalla parte opposta, ma il tiro è stato così potente che è entrato ugualmente, avevo tanta rabbia e nervosismo dentro. Quel gol voleva dire: "Ci siamo, siamo vivi!". Sarebbe stato più semplice fare gol su azione, quando non c'è tempo per pensare e fai tutto istintivamente. Gli attimi che hanno preceduto il rigore sono stati interminabili. Varela è stato bravissimo a procurarsi il penalty, ha agito di esperienza e d'astuzia e poco prima del tiro mi ha detto all'orecchio che avrei dovuto fare gol anche per lui. L'esultanza? Ho giocato con la Ternana e la mia esperienza non è andato benissimo, per questo ho esultato di rabbia; poi siamo andati tutti verso la bandierina e poi ad abbracciare i compagni della panchina. E' stata la risposta del gruppo. La foto che ci ritrae tutti insieme ad esultare me la sono fatta anche stampare".
"Dovevamo vincerla per Mignanelli e Carpani"
Soprattutto è stata importante la reazione dell'Ascoli: "L'espulsione di Mignanelli ci ha dato una spinta, ci siamo guardati negli occhi e ci siamo detti che anche in dieci avremmo potuto vincerla – prosegue - Dovevamo vincerla per Mignanelli e per Carpani, che era a guardarci con le stampelle. Terzo gol stagionale? Sono soddisfatto perché ad Ascoli sto giocando con continuità, lotto in campo, cerco gli spazi e provo a dare il massimo. Quando però hai una posizione di classifica come la nostra, sei portato a fare un altro tipo di gioco, più di sacrificio e quindi lavoro molto di sponda e faccio più il rifinitore, un ruolo che comunque mi piace. Preferisco salvarmi che fare tanti gol non utili alla causa, quando ha segnato Padella ho esultato come se avessi fatto gol io. La retrocessione sarebbe un bollino rosso per tutti, invece, in caso di salvezza, si potrebbero aprire altri discorsi, magari potrei restare all'Ascoli o chissà. Penso che se giochiamo da qui in avanti con la rabbia, l'agonismo e la cattiveria messi in campo contro la Ternana, potremo dire la nostra con qualunque avversario".