L'attaccante dell'Ascoli è rientrato in sede cinque mesi dopo l'infortunio: "Sono stato male sia fisicamente che mentalmente, ora non vedo l'ora di rientrare in squadra. Salvezza? La vittoria con la Cremonese ci ha dato morale"
Cinque mesi di stop a causa della frattura del legamento crociato, Andrea Favilli è finalmente ritornato ad Ascoli per lavorare e vede sempre più vicino il rientro in campo. "Questi cinque mesi sono stati un patimento – ha dichiarato l'attaccante - Sapete quanto sono legato a questa squadra e ai tifosi e quanto mi è pesato stare fuori. Quando mi comunicarono la gravità dell'infortunio ho trascorso giorni molto difficili, anche perché a caldo non mi era sembrato un infortunio grave perché riuscivo anche a camminare. Devo dire che ora sto molto bene fisicamente e mentalmente, quando inizi a riavvicinarti al campo e a riassaporare certe sensazioni è sempre positivo. Ieri sono tornato al Picchio Village, mi mancava il contatto con la squadra anche se spesso l'ho seguita e avevo avuto modo di conoscere anche i nuovi. I compagni, soprattutto quelli che conosco da più tempo come Mengoni e Bianchi, mi hanno fatto la festa. Nei prossimi dieci giorni mi riaggregherò al gruppo evitando le partite e i contatti e poi valuteremo se sarò pronto per una eventuale partita. I tempi di recupero per un infortunio come il mio si attestano fra i cinque e i sei mesi e quindi sono in linea coi tempi, che rispetterò perché ho vent'anni e una carriera davanti che voglio giocarmi senza incappare in altri infortuni o ricadute. Il mio futuro prossimo? Non vedo l'ora di rientrare in squadra, voglio aiutare i compagni se avrò la possibilità o, comunque, voglio salvarmi. Poi, una volta festeggiata la salvezza, vedremo cosa accadrà. Se c'è la possibilità di restare un altro anno all'Ascoli? Non lo so e non mi va di pensare troppo in là; dopo cinque mesi in cui mi sono allenato da solo ho soltanto voglia di riprendere in mano la mia carriera e tornare ai miei livelli".
"La vittoria con la Cremonese ha dato morale alla squadra"
"Lotta salvezza? E' intricata, tante le squadre coinvolte, la vittoria sulla Cremonese non era così scontata e credo abbia dato morale alla squadra per affrontare la gara di sabato col piglio gusto per cercare di vincerla. Il Perugia è una squadra molto forte, con giocatori importanti e di categoria, ma la partita con la Cremonese deve essere per noi un punto di partenza in vista delle cinque finali che ci aspettano, il destino è nelle nostre mani e dobbiamo sfruttare gli scontri diretti. Ho visto la squadra molto carica per la partita di sabato. Monachello e Ganz? Non è mai facile subentrare soprattutto in una piazza impegnativa come quella di Ascoli, entrambi stanno dando il 100%. In questo weekend Monachello ha superato la mia quota gol e sono contento perché è giusto così, abbiamo sempre parlato di difficoltà realizzativa dell'Ascoli, ma va anche detto che siamo la squadra che ha portato al gol il maggior numero di calciatori. Non è una cosa scontata, vuol dire che siamo tutti sul pezzo. Cito anche Rosseti, che è stato sfortunato quanto me, ci siamo infortunati nella stessa partita. Ora anche Carpani ha subito il mio stesso infortunio, quando ho visto il movimento che ha fatto il suo ginocchio ho temuto subito che si fosse fatto male sul serio; sono sicuro che tornerà ai suoi livelli".