L’allenatore della squadra piemontese ha presentato in conferenza stampa la sfida di domani contro l’Empoli: “Ci sono nove squadre che lottano per la salvezza e la voglia di rimanere in Serie B farà la differenza”
Impegno dei più complessi, per il Novara di Domenico Di Carlo, che domani affronterà l’Empoli capolista al Castellani. “Andiamo in uno stadio pieno, i toscani meritano il traguardo raggiunto e hanno compiuto un cammino straordinario. Dobbiamo pensare a noi stessi e cercare una prestazione di livello, in casa loro se non lo facciamo è dura venirne fuori” ha detto l’allenatore nella conferenza stampa di presentazione della partita. Si è parlato della scelta di andare in ritiro a metà settimana: “Ci è servito a ricompattarci ulteriormente in un momento importante del campionato, siamo di nuovo alle porte di tre gare fondamentali. Abbiamo fuori Casarini e Ronaldo, ma tutta la rosa sarà a Empoli perché siamo tutti uniti nelle difficoltà”. Intanto la classifica è molto corta e in queste ultime cinque giornate può succedere ancora di tutto: “Ci sono nove squadre che lottano per la salvezza e la voglia di rimanere in Serie B farà la differenza, per cui domani dobbiamo scendere in campo per dare il 110%. Affrontiamo la realtà del momento, cercheremo in tutti i modi e con tutte le nostre forze di raggiungere l'obiettivo, sarà una lotta dura fino all'ultima giornata. Giocando troppo puliti abbiamo lasciato per strada tanti punti, dobbiamo essere consapevoli che lottiamo per la salvezza quindi in campo bisogna essere più sporchi”.
Guardare avanti
Di Carlo non vuole negatività, per questo ha chiesto di soffermarsi soltanto sul presente: “Pensiamo giusto, pensiamo positivo; quello che abbiamo fatto fino a ieri non conta più, quello che succede da domani in poi è molto più importante. Il 4-4-2 può essere una soluzione, ma l'Empoli è abituato a far bene contro tutti i moduli, pertanto sarà la compattezza a fare la differenza. Voglio una squadra che lotta per 95', sappiamo che dovremo dare il massimo fino all'ultima giornata, quindi è vietato mollare”.