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Empoli in Serie A, che spettacolo: gol e record, meglio dell'era Sarri

Serie B

Luca Cassia

Francesco Caputo e Alfredo Donnarumma, la coppia da sogno dell'Empoli di Andreazzoli (Foto LaPresse)

È aritmetico l'immediato ritorno in Serie A dell'Empoli, promosso con 4 turni d'anticipo al termine di un campionato esaltante. Merito dell'avvento di Andreazzoli, allenatore alla guida della macchina da gol nel segno di Caputo e Donnarumma. Record centrati dagli azzurri superiori ai numeri di Sarri in Toscana

EMPOLI PROMOSSO IN SERIE A, FESTA AL CASTELLANI

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L'arrivo in solitaria, fuga da tempo annunciata a chilometri dal traguardo, è la metafora che meglio si presta per chi ama il ciclismo quasi quanto il calcio. Lui è Aurelio Andreazzoli, allenatore dell’Empoli che ritrova la massima serie dopo un solo anno di purgatorio. A distanza di undici mesi dall’harakiri al Barbera, tracollo contro il Palermo già retrocesso che costò la bocciatura in B per gli uomini di Martusciello, i toscani staccano il pass promozione con 4 turni d’anticipo voltando decisamente pagina. Se un anno fa i 29 gol segnati coincidevano con la palma nera in Serie A, la nuova creatura azzurra ha macinato reti e record in un campionato dominato nel girone di ritorno. Il crocevia risale allo scorso 16 dicembre quando, dopo l’1-1 a Cremona, Vivarini veniva esonerato nonostante il 5° posto a -5 dal Palermo capolista. Dall’avvento di Andreazzoli l’Empoli non ha più perso raggiungendo numeri mai visti in categoria con la formula a 22 squadre. Vittorie su vittorie, cannibali dall’appetito esagerato come il fenomenale Eddy Merckx per la gioia dell’ex giallorosso Aurelio appassionato delle due ruote.

Tutti i record dell'Empoli

Superstizioso e prudente quanto basta, Andreazzoli ha scalato più di una marcia nello straripante Empoli ammirato nella seconda metà della stagione. "L’avevo conosciuto vent’anni fa quando cercavamo il sostituto di Spalletti - ha spiegato il presidente Corsi -, la figura ideale per guidare una squadra composta soprattutto da giovani. Dopo una settimana di lavoro mi sono reso conto delle sue grandi capacità". Media punti a partita pari a 1.6 per Vivarini, predecessore votato a un 3-5-2 troppo vulnerabile in difesa, ecco quindi che il trend del nuovo allenatore è lievitato a 2.6 punti ogni 90' ripristinando il 4-3-1-2 di sarriana memoria. Non è un caso che Andreazzoli sia ancora imbattuto dal suo insediamento, 24 turni immacolati di fila a superare la striscia utile dello stesso Empoli 2004/05 promosso con Somma. Nient’altro che un record in Serie B proprio come le 28 gare consecutive a segno, exploit che ha messo in riga il super Pescara di Zeman nel 2012 dove strabiliavano Insigne, Immobile e Verratti. Proprio quella squadra ha rievocato l’Empoli di Aurelio per estetica e spettacolo, gruppo votato ai gol (83) come mai nessuno era riuscito in 38 giornate. Perfino il distacco abissale dal 2° posto (+14) non rende appieno lo strapotere degli azzurri che hanno asfaltato tutte le big con la "legge del poker": quattro le reti segnate a Parma e Palermo, Frosinone, Bari e Perugia ovvero le candidate alla promozione che inseguono in classifica. Numeri cari all’ex allenatore della Roma, d’altronde l’Empoli ha archiviato 17 partite segnando almeno tre gol (altro primato inedito) e raggiungendo quota 22 vittorie in un campionato di B per la prima volta. A ritoccare una leadership mai in discussione nel 2018 provvedono i 43 punti conquistati nel girone di ritorno e i 44 complessivi al Castellani, bunker espugnato solo dal Cittadella a fine settembre.

Caputo-Donnarumma, attenti a quei due

L'arrivo di Andreazzoli ha alimentato la produzione offensiva della squadra dove 16 giocatori diversi sono andati a segno: ceduto il difensore Simic (3 reti) alla Spal a gennaio, tutte le new entry di gennaio hanno trovato il gol da Brighi a Maietta fino a Rodríguez, uomo della provvidenza prima della rottura del crociato. Il mercato invernale aveva accolto dal Milan pure il portiere Gabriel, erede dell’infortunato Provedel, uno che aveva già ottenuto la promozione in A con il Carpi nel 2014. Non è il reparto difensivo il fiore all’occhiello di questo Empoli, certo è che il bilancio del nuovo allenatore risponde a 18 gol subiti in 19 gare contro i 29 in 19 partite incassati da Vivarini. Merito del giovane Luperto e del duttile Veseli, all’occorrenza terzino come il toscano Di Lorenzo e il monumentale Pasqual, 36 anni e 3 gol con un sinistro senza età. Mancino come Castagnetti, geometra nel rombo di centrocampo spalleggiato da Bennacer (20enne algerino ex Arsenal) e da Krunic dall’innata intelligenza tattica. Una mediana di palleggio e qualità dove il vertice alto ha premiato tutta la fantasia di Miha Zajc: sloveno classe 1994, un fattore sulla trequarti con 8 centri e 11 assist. Basti pensare che Zajc e il tandem d’attacco vantano 53 gol totali, saldo uguale o superiore al bottino di quattro delle avversarie che seguono. Già, la differenza è tutta della premiata ditta "Caporumma" al comando della classifica marcatori: 25 i centri del capocannoniere Francesco Caputo tra i centenari di gol in B a dispetto del breve assaggio nella massima serie. Ex talismano di Antonio Conte, il 30enne 'Ciccio' è una sentenza in area di rigore dai pochi eguali. Nel tempo libero produce la birra artigianale "Pagnotta" con il pane della sua Altamura, passione che invece associa Alfredo Donnarumma al gelato: 20 reti personali per il 27enne di Torre Annunziata, nessuna parentela con il rossonero Gigio ma con un passato da scudiero di Lapadula a Teramo e di Coda a Salerno. I "gemelli del gol" accumulano 45 marcature, tesoretto che ha staccato la precedente coppia empolese da record costituita da Eder e Coralli con 43 centri nel 2010.

Meglio dell'Empoli di Sarri

Nel mirino di Caputo e Donnarumma c’è la coppia Immobile-Insigne, 46 reti nel Pescara zemaniano che ritrovò la Serie A, tuttavia le cifre degli azzurri mirano altri record in categoria: difficile raggiungere i 95 gol della Spal targata anni Cinquanta, eguagliata invece la Juventus 2006/07 prima di puntare i 90 centri degli abruzzesi di Zeman. Certo è che gli attuali 83 gol dell’Empoli di Andreazzoli stracciano ogni confronto con i migliori reparti delle edizioni precedenti dalla SPAL al Cagliari, dal Pescara di Oddo al Modena. I toscani hanno già battuto il primato di punti di Somma (77 punti contro 74) e mirano gli 86 del Palermo 2013/2014, record nella B a 22 squadre ricordando che la Juve arrivò a quota 85 ma con 9 punti di penalizzazione. Dici Juventus e l’attualità ci porta a Maurizio Sarri, allenatore del Napoli a caccia dello scudetto nonché alla guida dell’Empoli promosso nel 2014: era una squadra diversa, reduce dalla beffa nella finale playoff contro il Livorno riscattata dal successivo 2° posto a quota 72 punti con 59 gol segnati. Reti alle quali contribuivano i veterani Tavano e Maccarone, inferiori per numeri a Caputo e Donnarumma piuttosto inseriti in un gruppo dalla spiccata personalità nonché da un’idea di gioco consolidata. Perfino Zajc, inevitabilmente l’uomo chiave di Andreazzoli, si è riscoperto più decisivo degli allora trequartisti Verdi e Saponara. La 6^ promozione in Serie A dell’Empoli è cosa fatta, salto di categoria al primo posto come era accaduto solo nel 2004 complice la condanna del Genoa e la leadership concessa a tavolino. Stavolta il traguardo è invece ufficiale e mai così meritato, ennesimo vanto dell’Empoli dei record dalla marcia trionfale.