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Foggia, Scaglia: "Qui bella esperienza, ringrazio tutti"

Serie B
Luca Scaglia è pronto a lasciare il Foggia

Il centrocampista: "Non ho potuto offrire quello che avrei potuto e voluto dare, mi spiace molto. Il mister ha fatto le sue scelte, legittime e anche azzeccate visto il girone di ritorno della squadra. Difficile che possa restare, devo valutare col Parma"

DUE PUNTI DI PENALIZZAZIONE PER IL BARI

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Era arrivato nella finestra di mercato di gennaio per rinforzare un Foggia che aveva grandi ambizioni e sognava di migliorare ancora dopo la promozione dalla C alla B di un anno fa. Il centrocampista Luca Scaglia in rossonero non è riuscito a essere protagonista nella seconda parte di stagione della squadra guidata da Giovanni Stroppa. Come gli altri innesti anche Scaglia ha però contribuito a portare la squadra a un passo dai playoff. Dopo mesi intensi la strada del club e quella del calciatore si divideranno, come lo stesso centrocampista ha ammesso sulle pagine della Gazzetta dello Sport: "Non ho potuto offrire quello che avrei potuto e voluto dare, mi spiace molto. Il mister ha fatto le sue scelte, legittime e anche azzeccate visto il girone di ritorno della squadra. È stata comunque una bella esperienza, devo solo ringraziare per l’ospitalità città e spogliatoio. Futuro? Difficile che possa restare qui - ha concluso Scaglia - devo valutare molte cose e poi bisogna parlare col Parma".

Le parole di Stroppa

Della stagione appena conclusa ha poi parlato quest’oggi anche Giovanni Stroppa, che ha fatto un bilancio di quanto fatto nel corso dell’annata: "È stata una stagione bella, importante. Da una situazione all’altra non abbiamo mai mollato, portando a casa un campionato importante. Giocare bene e non vincere da fastidio, noi abbiamo giocato e fatto bene. Non abbiamo avvertito direttamente le difficoltà societarie. Fisicamente il presidente mancava, ma il fratello ci ha dimostrato vicinanza. Sia io che il direttore non abbiamo mai fatto trasparire situazioni negative. Così abbiamo continuato a lavorare con serenità. Il mio futuro? C’è un contratto, vedremo cosa succederà. Non penso ad altro. Gli attestati di stima ci sono, questo fa piacere. Però non so che succederà e non lo dico perché voglio fare il prezioso. Ma finché non si presenta qualcuno che bussa e mi fa tentennare. Qui il lavoro è in crescendo, non vedo perché cambiare gratuitamente. Ci dovremo sedere. È presto per parlare. Ci sarebbe la volontà di migliorare quello che è stato fatto. A gennaio abbiamo messo un mattoncino. Dagli errori e grazie al mercato di riparazione siamo cresciuti. Ma per iniziare il prossimo campionato bisogna mettere un altro mattoncino".