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Spezia-Parma, inchiesta Figc su alcuni sms sospetti. Gli emiliani: "Nessuna irregolarità o malizia"

Serie B
Al termine di Spezia-Parma la squadra emiliana ha festeggiato la promozione in Serie A (Lapresse)

Secondo i quotidiani sportivi, la Procura federale starebbe indagando sulla partita valida per l’ultima giornata di Serie B. La posizione del Parma in una nota stampa: "Massima disponibilità con gli organi competenti. Il tenore dei testi non contiene alcun tipo di irregolarità o malizia"

SERIE B: CALENDARIO E ORARI DEI PLAYOFF

Due sms sospetti prima di Spezia-Parma, la partita che ha permesso alla società emiliana, a soli tre anni dal fallimento, di tornare in Serie A. Secondo quanto riportano i quotidiani sportivi, nei giorni scorsi la Procura della Federcalcio avrebbe ascoltato due giocatori dello Spezia, Filippo De Col e Alberto Masi (il primo in campo, il secondo in panchina) e due dirigenti (il team manager Leonar Pinto e l’amministratore delegato Luigi Micheli). L’obiettivo è quello di far luce su due sms inviati da due giocatori del Parma (Emanuele Calaiò e Fabio Ceravolo) ai colleghi qualche giorno prima della partita in programma per l’ultima partita di Serie B. La Gazzetta dello Sport parla di "riferimenti ambigui alla prestazione in difesa dello Spezia, quasi un invito a non metterci troppo cuore magari spingendo anche sulle differenti motivazioni di classifica, con i padroni di casa già fuori da qualsiasi discorso di playoff e il Parma invece in piena lotta per la promozione diretta in Serie A senza passare dagli spareggi". Questo avrebbe portato "giocatori e società a mettere in preallarme gli ispettori della Procura". Siamo ovviamente alla prima fase, quella dell’istruttoria e non è ancora ben chiaro quale sia la portata della vicenda. "Giocatori e dirigenti dello Spezia – si legge ancora sulla Gazzetta - hanno preso l’iniziativa per evitare di incorrere nell’«omessa denuncia». Evitando di rispondere ai messaggi, ma evidentemente dandogli un peso. È chiaro che ora c’è un passaggio chiave per interpretare la vicenda, l’interrogatorio dei giocatori del Parma che hanno inviato i due sms incriminati, Ceravolo e Calaiò, ascoltati ieri. Avranno dovuto spiegare il perché di quell’invio in un momento così delicato e l’uso di un certo linguaggio. Sarà questo il bivio fra l’archiviazione del fascicolo o emissione dei deferimenti. Il tutto entro la prossima settimana".

Il Parma: "Messaggi? Nessuna irregolarità o malizia"

Il Parma Calcio 1913, ha espresso la propria posizione con una lunga nota stampa pubblicata sul proprio sito ufficiale: 

– I calciatori Emanuele Calaiò e Fabio Ceravolo sono stati ascoltati ieri pomeriggio a Roma dalla Procura Federale. A entrambi è stato semplicemente chiesto conto di due messaggi di testo, inviati a loro ex compagni di squadra in forza allo Spezia nei giorni precedenti la gara. Il tenore dei testi di cui il Parma ha potuto prendere visione nelle ultime ore – e che non riportiamo esclusivamente per rispetto del lavoro degli organi che hanno il compito di approfondire l’accaduto – non contiene alcun tipo di irregolarità o malizia, come già chiarito dai nostri tesserati e come siamo certi verrà accertato anche dagli organi preposti.

– Chi ha il compito di vigilare sulla correttezza di un campionato ha il diritto e il dovere di effettuare ogni tipo di verifica venga ritenuta necessaria. Per questa ragione ogni dirigente, tesserato o dipendente del Parma Calcio 1913 è a totale disposizione degli organi competenti qualora manifestassero la volontà di approfondire ogni aspetto che possa essere ritenuto utile.

– Allo stesso tempo però non possiamo non stigmatizzare la diffusione alla stampa di contenuti dettagliati di un’indagine che, essendo in corso, non permette a chi è chiamato in causa di rispondere in maniera adeguata proprio per evitare di intaccare il lavoro degli organi preposti. In ossequio alle normative infatti, nessun tesserato o dirigente del Parma Calcio 1913 – anche se a malincuore – rilascerà dichiarazioni sino alla conclusione delle indagini.

– A tal proposito, dopo i fiumi di inchiostro dedicati alle infamanti accuse relative a Parma-Ancona, purtroppo non cancellati dall’archiviazione del procedimento, e dopo ogni sforzo fatto per non replicare alle irresponsabili e reiterate dichiarazioni da parte di addetti ai lavori, relative a presunti episodi arbitrali, il Parma Calcio 1913 ha già dato mandato ai propri legali di intervenire nella maniera più dura possibile contro chiunque continui ad infangare con illazioni o allusioni sui diversi mezzi di comunicazione il suo nome, il suo lavoro o i risultati ottenuti.

– In ultima istanza il Parma Calcio 1913 desidera rassicurare e tranquillizzare con forza i propri tifosi e nutre la massima fiducia sul fatto che quest’indagine certificherà ulteriormente come la terza promozione consecutiva – come le due precedenti – altro non è stata che un fantastico traguardo raggiunto grazie al lavoro, al sacrificio e all’esemplare correttezza della società e dei suoi tesserati.