Bari, niente ricapitalizzazione: saltata l'iscrizione al campionato di Serie B

Serie B

La società doveva ricapitalizzare in tempo record per evitare il fallimento: dopo le 19, la resa. Niente iscrizione al campionato di Serie B: ripartirà dai Dilettanti

IL CESENA È FALLITO, SALTA ANCHE LA REGGIANA

Dopo 110 anni di storia, il Bari non ha ricevuto alcun aumento di capitale: finisce l'era del calcio professionistico nel capoluogo pugliese. Prima l’estromissione della Covisoc dal prossimo campionato di Serie B. Dunque il ricorso e la lunga corsa per la ricapitalizzazione. La società e il suo presidente Giancaspro avevano fino alle 10 del 16 luglio per regolare i pagamenti arretrati con i tesserati e i relativi adempimenti fiscali. In parole povere: servivano 4,5 milioni di euro. Lo stesso presidente di era impegnato per 1,5 milioni, ma ne mancano altri 3 per raggiungere la quota necessaria e salvare la società. Infine il dietrofront di uno dei due potenziali nuovi soci che avrebbero dovuto aiutare il Bari. Chi? Ferdinando Napoli di Edilportale, ma soprattutto il proprietario del Leeds United Andrea Radrizzani. Il disimpegno del patron del Leeds è arrivato sotto forma di nota ufficiale: “Troppo poco tempo per una diligente dettagliata” - è il succo del discorso. “Operazione con un alto profilo di rischio”. Stop alle trattative insomma. In mattinata Giancaspro si era dimesso e la deadline ha emesso il suo verdetto, cancellando da Bari il calcio professionistico. Il club fallisce e può ripartire dai Dilettanti.

La nota completa di Andrea Radrizzani

Ecco allora il comunicato completo diffuso da Andrea Radrizzani, proprietario del Leeds e presidente di Aser Group, con cui dice ufficialmente addio all’attuale trattativa per salvare il Bari dal fallimento: “Negli ultimi giorni abbiamo valutato attentamente la possibilità di investire nel AS Bari insieme ad altri partners e investitori locali. Purtroppo il poco tempo disponibile per eseguire una due diligence dettagliata e approfondita consona ad una operazione con un alto profilo di rischio ci costringono a malincuore ad abbandonare questa idea e sfida. Auguriamo che la società possa essere salvata e restiamo disponibili a valutare future collaborazioni e investimenti”.

Le parole del Sindaco Decaro

"Questo è un brutto giorno non solo per il calcio barese, ma per tutta la città - ha dichiarato il sindaco Antonio Decaro, spesosi come mediatore della trattativa - è il giorno di una sconfitta, che brucia mille volte di più di tutte le sconfitte sul campo. Ci abbiamo provato tutti a fare tutto quello che era possibile. Ho provato anche io, forse andando oltre le competenze di un sindaco. L’ho fatto da responsabile di una grande comunità, l’ho fatto da cittadino e anche da tifoso. Ora però non bisogna mollare. Dobbiamo continuare con tutte le nostre forze a lavorare perché a Bari il calcio non finisca in questo pomeriggio di luglio. Non lo merita la città, non lo meritano i suoi tifosi".