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Serie B, è caos ripescaggi: la Lega di B proclama campionato a 20 squadre. E la Figc?

Serie B

Ancora tre posti non assegnati, continui ricorsi di almeno 6 società che sperano ancora di essere ammesse oppure di non venire penalizzate e ora l'iniziativa della Lega di B di chiudere i ripescaggi e proclamare un campionato a sole 20 squadre. Cosa sta succedendo nella serie cadetta? Quali scenari la aspettano? E soprattutto cosa dice la Figc?

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Con una nota inviata alla Figc, alla Covisoc e alle società che hanno chiesto il ripescaggio, la Lega di Serie B ribadisce con fermezza la propria posizione: il prossimo anno nella serie cadetta dovranno giocare 20 squadre. Riduzione del formato, quindi, perché, come si legge nella nota, "la LNPB, che giova rammentare è l’organizzatore del Campionato di calcio di Serie B, ha deliberato all’unanimità il blocco dei ripescaggi sino ad un massimo di 20 squadre a partire dalla corrente stagione sportiva”.

Nell’Assemblea di ieri è stato ribadito quanto già deciso 20 giorni fa, ma soprattutto la Lega di B non intende tornare indietro se non dopo un pronunciamento della Figc che ancora non è arrivato formalmente. Ed essendo il parere “in itinere” (ovvero non formale) l’Assemblea di B non ha intenzione di accettare le decisioni visto che la decisione dei club è arrivata all’unanimità, tranne nel caso in cui la Figc dovesse intervenire con una disposizione definitiva. Quindi di fatto la LNPB chiama la Figc e dice: se volete che le cose rimangano così dovete ribadirlo in forma scritta, altrimenti (visto che il campionato lo organizziamo noi) la Serie B il prossimo anno sarà a 20 squadre.

Ora obiettivamente bisognerebbe capire se questo tipo di procedura sia ortodossa e se la variazione della struttura dei campionati di serie B possa essere decisa (sebbene all’unanimità) dalla Lega di B stessa, senza un passaggio dalla Figc e in tempi così brevi. Di sicuro, qualora non ci fosse un intervento federale (ma forse anche se dovesse arrivare un via livera) aspettiamoci un ulteriore reclamo da parte di chi spera in un ripescaggio. Come se non bastasse tutto quello che sta accadendo in una delle estati più difficili (e controverse) della giustizia sportiva.

Giusto per fare un riassunto: in questo momento tecnicamente ballano 3 posti in B (ammesso che rimanga il formato a 22 squadre). Ma non si sa chi verrà ripescato né quando. L’Avellino proprio oggi si è visto respingere il ricordo per la riammissione al campionato di B dopo che la Covisoc avav espresso il proprio parere negativo per non essere rientrato nei criteri economico finanziari necessari per l’iscrizione. Siena, Ternana, Catania, Novara e Pro Vercelli invece sono a “combattere” per la lista dei ripescaggi. Una classifica che non è stata ancora resa ufficiale (e che tiene conto di risultati della passata stagione, della storia e del numero di tifosi) e che quindi non sappiamo con certezza come sia composta, ma che prevederebbe Catania primo, Novara secondo, Siena terzo, Ternana quarta e Pro Vercelli quinta. Qui il problema è che (al di là dei punteggi ancora non esternati, le distanze sarebbero ridottissime) il Novara ha vinto un ricorso al TFN che le permette di rientrare in classifica insieme al Catania, poiché escluse a causa di illeciti amministrativi commessi negli scorsi anni e non nella passata stagione. Contro questa decisione del TFN hanno naturalmente presentato ricorso le altre tre squadre (Siena, Ternana e Pro Vercelli, insieme alla Figc) per ristabilire le regole decise due stagioni fa. Perché se Novara e Catania dovessero essere di nuovo escluse dalla classifica le ripescate cambierebbero ancora. Anzi addirittura c’è chi suppone che potrebbe essere ripescabile soltanto il Novara (perché ha fatto il ricorso) e non il Catania. L’Entella ha sperato invece in una penalizzazione afflittiva per il Foggia (accusata di pagamenti in nero) e del Cesena (questione plusvalenze con il Chievo) che però non sono arrivate se non nella prossima stagione: ma ancora non ha perso le speranze. E nel frattempo il Crotone ha chiesto la sospensione dei campionati in attesa che si concludano tutti i processi sportivi (potrebbe prendere il posto del Chievo, in A).

Viene da chiedersi, quindi, se la prossima serie B sarà autodeterminata, se verrà decisa dai tribunali sportivi o da quelli ordinari. Se le regole che il calcio si è dato per la sua crescita e la sua sostenibilità valgano sempre e per tutti. Perché la sensazione che si avverte da fuori è di grande incertezza, a tutti i livelli.