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Salerno, aggredita la figlia dell'allenatore del Pescara Grassadonia

Serie B

Lunedì 10 maggio è in programma l'ultima giornata di B, dove la Salernitana si gioca la promozione diretta in caso di vittoria sul Pescara allenato da Grassadonia (di Salerno ed ex Salernitana). La moglie dell'allenatore sui social: "Nostra figlia, appena diciottenne, è stata minacciata e aggredita con spintoni e calci affinché il papà capisca…". Solidarietà sia da parte della Salernitana che del Pescara: "Atti gravissimi"

SERIE B, I VERDETTI

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"Dopo cinque giorni di minacce e insulti dirette alla nostra famiglia, la follia consumatasi questa sera è intollerabile. Nostra figlia, appena diciottenne, è stata minacciata e aggredita con spintoni e calci affinché il papà capisca…" A scriverlo, in lungo messaggio su Facebook, è Annabella Castagna, moglie dell'allenatore del Pescara Grassadonia, ricostruendo l'aggressione avvenuta a Salerno. Lunedì 10 maggio è in programma l'ultima giornata del campionato di Serie B: Salernitana (ex squadra da calciatore e città di nascita di Grassadonia) contro il Pescara proprio di Grassadonia, match in cui - in caso di vittoria - la Salernitana sarà promossa direttamente in Serie A. "Tutto questo per una partita di calcio - ha proseguito la moglie dell'allenatore -. Ci auguriamo che questi criminali, ben lontani dall'essere tifosi, vengano identificati al più presto, anche perché questa è la prima volta in cui il bersaglio della violenza è stato un componente della nostra famiglia. Ringraziamo tutti coloro che ci hanno mostrato solidarietà in queste ore così tristi e concitate, ma ci sembra chiaro, ora più che mai, che la nostra vita continuerà lontano da Salerno. Ci auguriamo che civiltà e rispetto possano divenire prerogativa di tutti".

La Salernitana: "Una partita di calcio non può scatenare simili reazioni"

Poco dopo sono arrivati anche i messaggi da parte dei due stessi club. "La Salernitana stigmatizza e condanna i comportamenti intimidatori ed offensivi messi in atto in queste ore da qualcuno nei confronti dei familiari dell’allenatore del Pescara Grassadonia - recita il comunicato ufficiale -. Una partita di calcio, pur se importante e decisiva, resta tale e non può scatenare simili manifestazioni di violenza verbale. Tutto deve restare nell’ambito della vicenda sportiva e sul rettangolo di gioco. Purtroppo, questa è anche la conseguenza di un clima costruito ad arte per generare odio da personaggi di basso calibro che puntualmente pubblicano sul web false notizie. Ci risulta, infatti, da fonti certe che il signor Grassadonia nella sua conferenza stampa non abbia mai fatto alcun riferimento alla Salernitana né parlato della gara in programma lunedì. Purtroppo, mentre la Salernitana compie il suo massimo sforzo per provare a raggiungere uno storico obiettivo e regalare un’immensa gioia ai suoi tifosi c’è ancora chi infanga il nome del club e della città con manovre subdole ispirate da interessi meramente personali".

Il Pescara: "Fatti gravissimi"

Nota ufficiale anche dal club abruzzese: "La Delfino Pescara, dopo i gravissimi fatti accaduti nella notte, comunica che il tecnico Grassadonia non rilascerà alcuna intervista o svolgerà conferenza stampa pre partita in vista della gara Pescara-Salernitana, ma garantirà come sempre la propria professionalità cercando di preparare al meglio la partita in programma lunedì pomeriggio allo Stadio Adriatico. La Delfino Pescara 1936 oltre a porgere il messaggio di solidarietà al proprio tecnico, si è subito prodigata affinché la famiglia Grassadonia raggiunga al più presto Pescara per garantire quella serenità purtroppo venuta meno nella loro città di origine".