La Reggina è tornata al settimo posto in classifica, superando il Parma, grazie al successo nel recupero di Perugia, ma l’attenzione della società amaranto è proiettata al processo che è stato anticipato al 13 aprile in merito al mancato pagamento dei contributi e di alcuni emolumenti relativi al periodo di novembre e dicembre 2022 che potrebbero portare a diversi punti di penalizzazione
La vittoria contro il Perugia è stata una vera e propria boccata d'ossigeno per la Reggina che ha interrotto la striscia di cinque sconfitte consecutive in trasferta e ritrovato tre punti preziosi nella corsa ai playoff della serie B. Oltre a guardare al campo però la società calabrese deve pensare al doppio deferimento ricevuto dalla Figc per il mancato pagamento dell'Irpef e di alcuni stipendi alla scadenza del 16 febbraio. Deferito anche Paolo Castaldi, in qualità di amministratore delegato del club calabrese. La Reggina, con una nota ufficiale, aveva ribadito “che i propri tesserati ricevono il pagamento con regolarità e puntualità”. Il rischio concreto è quello di una penalizzazione in classifica di 3 o 4 punti in questo campionato. La difesa della Reggina si fonda sullo stop imposto al rispetto delle scadenze amministrative imposto dal concordato con il Tribunale per il rientro dei debiti della passata società, siglato la scorsa estate. L'udienza che vedrà il club calabrese affrontare il tema dei mancati pagamenti dei mesi scorsi è stata anticipata da lunedì 17 a giovedì 13 aprile. La decisione è stata presa per cercare di accorciare i tempi (anche in relazione ai successivi gradi di giudizio) in modo da impattare il meno possibile sul calendario della stagione di Serie B, in particolar modo su quello dei playoff