Irpef in ritardo, Parma: "Club in buona fede". Ma resta rischio penalizzazione

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Le ritenute del mese di febbraio versate con due settimane di ritardo. La posizione del club in un comunicato ufficiale: “Parma in assoluta buonafede, informati gli organi federali e assolto gli obblighi con 14 giorni di ritardo”. Per il club, in lotta per un posto nei play-off, resta il rischio penalizzazione, con il precedente del caso analogo del Genoa, che ha dovuto scontare un -1 in classifica

SERIE B, LA CLASSIFICA

Un nuovo caso di pagamento in ritardo dell’Irpef in Serie B. Questa volta la società coinvolta è il Parma, che avrebbe effettuato il versamento delle ritenute di febbraio con due settimane di ritardo e dunque, come già accaduto per un caso analogo al Genoa in questo stesso campionato, rischierebbe ora una penalizzazione. Una vicenda su cui ha voluto fare chiarezza lo stesso club ducale, attraverso questo comunicato ufficiale: “In relazione alla notizia, riportata da alcuni organi di stampa, dell’indagine della Procura Federale in merito al ritardato versamento delle ritenute Irpef del mese di febbraio, il Parma Calcio precisa quanto segue: il ritardo è relativo ad una scadenza federale che, a differenza di tutti gli altri mesi, per il solo termine di marzo è anticipata rispetto a quella fiscale, elemento che ha creato un disallineamento. A testimonianza dell’assoluta buona fede, il Club, nel momento in cui ha realizzato l’inconveniente, ha tempestivamente informato gli organi federali e ha immediatamente assolto ai propri obblighi, versando quanto dovuto con solo quattordici giorni di ritardo. La Società disponeva di risorse finanziarie adeguate a far fronte all’adempimento, il cui ammontare è pari al 2% del totale degli impegni salariali stagionali a cui il Club adempie puntualmente ogni mese e, di conseguenza, non aveva alcun vantaggio a ritardare il versamento. In attesa degli esiti del procedimento, il Club conferma il proprio impegno per il raggiungimento degli obiettivi sportivi stagionali e dell’intero progetto societario di medio lungo periodo intrapreso dalla proprietà”. Attualmente il Parma occupa l’ottavo posto in classifica, l’ultimo che consente l’accesso ai play-off, a quota 44 punti. Lunedì sarà impegnato in trasferta contro il Cittadella.

Irpef in ritardo, il precedente del Genoa 

Quello del Parma non è il primo caso di pagamenti Irpef in ritardo in questo campionato di B. Nel mese di febbraio, infatti, la Procura Federale aveva accolto la richiesta di patteggiamento del Genoa, in merito ai mancati adempimenti di parte dei versamenti delle ritenute Irpef di settembre e ottobre. Per il club ligure erano arrivati un punto di penalizzazione per la stagione in corso e un’ammenda da 6.000 euro all'amministratore delegato Blazquez. ll consenso espresso dalla Procura Federale era motivato dal fatto che parte dei versamenti delle ritenute Irpef relative ai mesi di settembre e ottobre 2022 risultava effettuata e che, alla data del 16 dicembre 2022, termine ultimo per l'adempimento, il club ligure risultava disporre di un saldo attivo sul conto corrente bancario che avrebbe comunque consentito il pagamento integrale delle ritenute contestate. Situazione  simile a quella ora del Parma, e infatti sottolineata nel comunicato del club gialloblu.