Bari-Cagliari, Ranieri: "Vittoria e promozione di un popolo"

Serie B

Una promozione arrivata in extremis grazie al gol di Pavoletti. Per Claudio Ranieri l'ennesimo successo in carriera e una gioia speciale visto il legame con Cagliari e tutta la Sardegna: "Tornare qua e non farcela sarebbe stata una sconfitta enorme. Cagliari mi ha permesso di volare in carriera, in Italia e in Europa. Ci sono ragazzi in questa squadra con grande cuore. Abbiamo un popolo intero dietro che ci spinge"

E' un Claudio Ranieri raggiante quello che si presenta ai microfoni di Sky subito dopo l'incredibile finale del San Nicola che riporta il Cagliari in serie A a distanza di un anno. "Il dubbio di venire a Cagliari era sul non riuscire nell’impresa. Tornare qua e non farcela sarebbe stata una sconfitta enorme. Cagliari mi ha permesso di volare in carriera, in Italia e in Europa. Ci sono ragazzi in questa squadra con grande cuore. Abbiamo un popolo intero dietro che ci spinge. Ho detto loro che il ‘San Nicola’ sarebbe dovuto rimanere in silenzio al momento della nostra uscita dal campo". Mille emozioni per un allenatore che ha vinto tanto in carriera e che venuto a giocarsi questa sfida con un solo risultato: "Abbiamo giocato una buonissima partita, abbiamo concesso occasioni ma era impossibile non farlo. Ho detto ai ragazzi che il Bari avrebbe avuto 60mila alle spalle a spingere ma noi avevamo un popolo dietro". Che posto occupa questa promozione nella sua carriera? "Io sono tifoso della Roma e non sono riuscito a vincere lo scudetto con la Roma quando ho vinto la Premier con il Leicester parlavo del Cagliari dove mi ero fatto conoscere. Non volevo tornare solo per paura di non poter riuscire nell'impresa"

 

Ranieri: "Complimenti al Bari e a Mignani per il suo lavoro"

 

Ranieri commenta anche il suo gesto a fine partita verso i protpri tifosi invitandoli ad esultare senza prendere in giro i rivali del Bari: "Non ho capito perché si debba tifare contro. Si deve fare il tifo per la nostra squadra. Il Bari è stato un grande rivale e dobbiamo stringere loro la mano. Faccio i complimenti a Mignani e adesso glieli farò di persona perché fa giocare benissimo la sua squadra. Futuro? Già alcune volte sono stato poco furbo come con la Roma e con il Leicester dove sono rimasto anche se le squadre non erano più all'altezza. Cosa farò da grande? L’allenatore”.