Palermo, pietre e petardi contro il pullman della squadra. La condanna del club

Serie B
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Di ritorno nella notte dalla trasferta persa col Cittadella, il pullman del Palermo (con all'interno giocatori e dirigenti) è stato bloccato e colpito con pietre e petardi. "Episodio che offende la dignità del club e della città" si legge nel comunicato del club rosanero

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Rientro agitato in città nella scorsa notte per i calciatori e i dirigenti del Palermo. Di ritorno dalla trasferta col Cittadella, dove gli uomini di Dionisi sono stati battuti 2-1 e hanno incassato l'ottava sconfitta stagionale (i siciliani sono attualmente all'11° posto in Serie B), il pullman della squadra è stato bloccato da un agguato nella zona di Carini e colpito con lanci di petardi, fumogeni, pietre e bombe carta. L'autista del mezzo (con vetri rotti a causa dell'aggressione), ha fatto subito rientro all'aeroporto Falcone Borsellino di Palermo e alcuni dei giocatori hanno fatto rientro nelle proprie abitazioni in taxi, avendo le macchine posteggiate nel centro sportivo di Torretta.

Il comunicato del club

In risposta è arrivato il comunicato della società: "Il Palermo FC intende condannare duramente l'agguato di ieri notte al pullman con a bordo calciatori, staff e dirigenti della prima squadra nel tragitto tra l'aeroporto Falcone Borsellino e il Palermo CFA - si legge nella nota ufficiale -. Il club ha sempre rispettato ogni forma civile di contestazione da parte della tifoseria. Questo inquietante episodio offende non solo la dignità delle persone, ma anche la reputazione del Palermo FC, della città di Palermo e dei palermitani".

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