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Sampdoria, la presentazione di Evani e Andrea Mancini a Bogliasco. Le news

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Al centro sportivo di Bogliasco i blucerchiati hanno presentato il nuovo allenatore e il nuovo direttore sportivo. "Per me è un onore essere tornato qui -le parole di Evani - Non ci ho pensato due volte ad accettare, è quasi un regalo, come ho detto al presidente, e spero di restituirlo". 

SAMP, MANCINI A BOGLIASCO: LA GIORNATA

Il giorno dopo la visita a Bogliasco di Roberto Mancini, arriva quello delle presentazioni ufficiali: del nuovo allenatore blucerchiato Alberico Evani e del nuovo direttore sportivo, Andrea Mancini, chiamati da subito -con lo staff composto dall'altro grande ex Attilio Lombardo e da Angelo Gregucci, a dare una svolta alla stagione, con una classifica di Serie B complicata e la sfida di sabato contro il Cittadella allo stadio Ferraris da preparare in pochi giorni.  Ed Evani non ha nascosto l'emozione di tornare a Genova, dove ha giocato quattro stagioni dal 1993 al 1997. "Non mi aspettavo di arrivare qui da primo allenatore, mi sarebbe piaciuta un’opportunità ma questa credo sia un’opportunità che non ho mai pensato di avere. È quasi un regalo, l’ho detto al Presidente, voglio restituirlo. Si dice tutto è difficile prima di diventare facile, dovremo lavorare per farlo diventare facile. Ho detto ai ragazzi ‘siete in B, ma il pubblico non è da serie A ma da Champions League’. Dobbiamo meritarlo quel pubblico, speriamo sia la molla".

 

Evani: "Ambiente straordinario e gruppo positivo"

"Per me è un onore poter tornare in una società dove sono stato tantissimi anni fa -ha esordito Evani- Nonostante venissi dal Milan ho trovato un ambiente straordinario, ho ricevuto tanto affetto dai tifosi, che me l’hanno sempre dato. Quando mi hanno proposto questa opportunità non ci ho pensato due volte, chiaro che la squadra abbia dei problemi, ma vorrei poterla aiutare per tirarsi fuori da questa situazione. Chiaro che i ragazzi hanno delle difficoltà, perché non sarebbero in questa situazione: ho trovato un gruppo positivo, dal primo giorno ho visto disponibilità e impegno, mi hanno sorpreso positivamente. Nonostante la classifica non lo dimostri, è una squadra che sta bene, che è a posto e che è allenata. Ha una pesantezza mentale, quando sei preoccupato e hai paura le gambe sembrano più lente rispetto alla condizione fisica, ma mi sembra che lo spirito sia quello giusto, speriamo di aver visto bene. Abbiamo ancora qualche giorno per poterci lavorare, i ragazzi sono consapevoli di queste ultime 6 partite e del loro peso, gli ho detto di concentrarsi su quello che devono fare, cercheremo di apportare qualche modifica. Stiamo lavorando, nessuno chiaramente può fare miracoli in poco tempo, ma mi affido alla disponibilità e intelligenza dei ragazzi, ho visto un gruppo positivo, a volte manca quella ‘sana ignoranza’ che serve per fare risultati, anche sporchi a volte. Il tempo è limitato, non abbiamo tanti margini di errore. Dobbiamo sfruttare ogni partita, fare risultato sabato ci permetterebbe di lavorare con entusiasmo dopo".

Evani e il ruolo di Mancini: "Amico della Samp"

Roberto ha sottolineato di essere amico del presidente ma è amico della Sampdoria -ha detto Evani a proposito della visita del Mancio e del suo ritorno a Bogliasco- Se la sente nell’anima. Vedere così la Sampdoria gli fa male nell’anima, qualche indicazione è arrivata anche da lui, spera noi si riesca a fare questa impresa". E sul nuovo staff blucerchiato, così simile a quello della Nazionale targata Mancini: "Speriamo di avere lo stesso peso avuto con la Nazionale, perché il rapporto di amicizia, questo feeling dello staff va trasmesso ai ragazzi. Anche in Nazionale non eravamo i più bravi, lo siamo diventati, diventando un tutt’uno. È quello che dobbiamo fare qui. Tornando non ho solo pensato a Luca Vialli ma anche al presidente (Mantovani, ndr)".

Andrea Mancini, le parole del nuovo ds

Un ritorno anche per Andrea Mancini, figlio di Roberto e ds della scorsa stagione, tornato ora con lo stesso ruolo al posto di Pietro Accardi: "Una canzone di Venditti dice ‘certi amori non finiscono mai’, credo che la Sampdoria sia unica in questo. Giocatori che dopo trent’anni si ritrovano ancora assieme una volta al mese a cena, sono sicuro che Luca (Vialli) sia qui con noi e ci possa dare una forza a mano. Per me è un'emozione immensa, voglio ringraziare il Barcellona e Deco, sono potuto crescere, ma mi sono sentito in dovere di rispondere alla chiamata della Samp. Da fuori soffrivo a vederla così, spero di poter dare il mio contributo. Io sono convinto che la squadra abbia dei valori importanti e migliori di quelli visti finora, quello che è successo fino a lunedì non ci deve riguardare, dobbiamo partire da qui fino a fine stagione, sono convinto che persone e staff che incarnano i valori della Sampdoria possano dare una mano ai ragazzi, credo sia una questione mentale, i valori tecnici non si discutono, ci sono calciatori che hanno vinto campionati di Serie B. Quindi sulla visita di ieri del Mancio e sul suo ruolo di amico della Samp: "Roberto è per me mio padre, non un amico, è il primo tifoso della Sampdoria. Ha a cuore questa società dove è arrivato ragazzino ed è andato via quasi a fine carriera. Ci starà vicino da amico del presidente e amico della Sampdoria, da genitore anche l'anno scorso mi dava consigli, qualcuno potrebbe arrivare anche adesso, il contatto è quotidiano e costante, maggior ragione oggi che c’è uno staff col quale ha lavorato tanto assieme e ha condiviso grandi vittorie. Il Presidente ha fatto un gesto bellissimo, perché ha cercato di ricreare questa famiglia incarnando i valori della Sampdoria. Sembra una favola, in realtà è la realtà. Ora dobbiamo lavorare per far sì che sia una bella realtà. Favola a lieto fine? Solitamente le favole lo sono".

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