Sampdoria retrocessa in Serie C, squadra contestata: "Chiediamo scusa ai tifosi"
il comunicatoIl giorno dopo la retrocessione in Serie C, la società blucerchiata ha pubblicato un comunicato: "Questo epilogo amaro impone un'assunzione di responsabilità piena. La stagione è stata segnata da scelte non all’altezza e da errori. Il primo pensiero va ai nostri tifosi. Deluderli è ciò che fa più male. A loro vanno le nostre scuse più sincere. Ora è tempo di riflettere con lucidità, di riorganizzarsi con rigore e di lavorare con ancora maggiore determinazione"
Il giorno dopo, oltre alla delusione, resta la rabbia dei tifosi. Pareggiando 0-0 a Castellammare contro la Juve Stabia, per la Sampdoria è arrivata la prima retrocessione in Serie C della sua storia. E' l'epilogo di una stagione sportivamente terribile per la squadra blucerchiata, contestata già ieri sera al fischio finale allo stadio Menti dai suoi stessi sostenitori e rientrata nella notte a Genova. Mentre già dalla serata di ieri e durante la notte in città non sono mancati i festeggiamenti da parte dei tifosi del Genoa, che si sono ritrovati in strada: caroselli, fuochi d'artificio e cori per la retrocessione della Sampdoria.
Samp, rientro nella notte per evitare contestazioni
Dopo la retrocessione sul campo, la rabbia dei circa 500 tifosi della Sampdoria presenti ieri sera al Menti non si è fatta attendere: la squadra ha provato ad avvicinarsi -senza riuscirsi- al settore dove erano sistemati i sostenitori doriani. E la contestazione a squadra e società è proseguita anche al di fuori dello stadio di Castellammare. I blucerchiati hanno lasciato il Menti intorno a mezzanotte e mezza, inizialmente con l’idea di tornare direttamente a Genova ma per poi decidere invece di dirottare il proprio volo da Salerno su Milano Malpensa, per evitare la possibile e probabile contestazione da parte dei propri tifosi in città. Al momento non si registrano striscioni o scritte apparse al campo di allenamento di Bogliasco o fuori dalla sede della società, al contrario di quanto invece accadde dopo la sconfitta contro lo Spezia, che costò la panchina a Semplici e portò al cambio con l’arrivo di Evani e Lombardo. Una scelta che, alla fine, non ha comunque pagato.
La nota della società: "Rialzarsi è l'unica direzione possibile"
Nessuna voce di tesserati o dirigenti si è registrata ieri sera, dopo la retrocessione in Serie C della Sampdoria. La società inizialmente ha scelto il silenzio stampa, ma nel pomeriggio di mercoledì 14 maggio ha rotto il silenzio con un lungo comunicato stampa, che riportiamo qui in forma integrale: "La retrocessione maturata ieri rappresenta uno dei momenti più dolorosi e significativi nella storia dell’U.C. Sampdoria. Un epilogo amaro che impone un'assunzione di responsabilità piena, collettiva e non differibile. Nel corso della stagione la proprietà ha sostenuto il progetto con investimenti significativi tanto sul piano organizzativo quanto su quello tecnico, puntando in ogni ambito su professionisti di primo livello, con l'ambizione di riportare la Sampdoria ai vertici. Questo, tuttavia, non è bastato. La stagione è stata segnata da scelte non all’altezza, da errori e da dinamiche che non siamo riusciti a correggere in tempo utile. Il primo pensiero va ai nostri tifosi. A chi, in casa e in trasferta, ha continuato a sostenere questi colori con passione e appartenenza. Deluderli è ciò che fa più male. A loro vanno le nostre scuse più sincere. Sappiamo che le parole non colmano la distanza con le aspettative, ma rappresentano il primo passo verso un impegno rinnovato. L’U.C. Sampdoria ha una storia e un’identità che la proprietà, la dirigenza e la squadra sono chiamati a rispettare e a proteggere. Ora è tempo di riflettere con lucidità, di riorganizzarsi con rigore e di lavorare con ancora maggiore determinazione per restituire al club la dignità che merita. Rialzarsi non sarà semplice. Ma è l’unica direzione possibile. Lo dobbiamo alla nostra storia, alla nostra città e a ogni persona che ama questa maglia".
L'incitamento di Mancini: "Forza Doria"
Nel momento più buio nella storia della Sampdoria, non è mancato l'incitamento di Roberto Mancini, leggenda del club genovese. L'ex numero 10 blucerchiato ha postato una storia su Instagram con scritto "Forza Doria" insieme a una citazione di Paolo Mantovani, presidente della Sampdoria che vinse alla guida della società tre Coppe Italia, la Coppa delle Coppe nel 1990, lo scudetto nella stagione 1990-1991 e la Supercoppa italiana nel 1991: "Finché i tifosi della Samp canteranno non ci saranno problemi per il futuro".

Anno orribile Samp, tre retrocessioni
Non solo la Prima Squadra, che ieri ha ufficialmente visto fallire il progetto di mantenere la categoria e scende dunque per la prima volta -dal 1946- in Serie C. La stagione 2004/2025 non si può non definire annuus horribilis per il club blucerchiato, che ha chiuso il campionato di Serie B al terz’ultimo posto ma ha visto retrocedere anche la Primavera e le Woman. I ragazzi allenati da Alessandro Lupi hanno chiuso il campionato al penultimo posto e sono così retrocessi in Primavera 2. La Samp Woman ha fatto ancora peggio, chiudendo all’ultimo posto della poule salvezza: e così anche le ragazze scendono di categoria dopo aver sfidato Lazio, Como, Sassuolo e Napoli.