Stroppa: "La squadra piangeva, io mai abbandonato"

Serie C - Lega Pro
I tifosi del Foggia (foto Lapresse)
tifosi_foggia_lapresse

L'allenatore del Foggia in conferenza presenta la sfida contro il Melfi e risponde alle voci su un possibile esonero: "La società non mi ha mai abbandonato, ho sempre sentito fiducia. Critiche? Ingiuste, qualcuno dei ragazzi piangeva dopo il Fondi..."

"Non vedo l'ora che sia domani alle due e mezza per poter reagire nel modo più opportuno, più positivo possibile. Ho le spalle grosse, vado avanti per la mia strada e mai, come in questo momento, vado avanti per la mia strada perchè so che è quella giusta, perchè una squadra che crea così tanto, una squadra che gioca in questa maniera, una squadra che ha un atteggiamento così non può che darmi serenità quindi con la massima determinazione e voglia di riscattarci, è vero abbiamo perso la partita, ci siamo presi i fischi e la contestazione ma andiamo avanti a testa alta perchè è questa la strada giusta, lavorare a testa bassa, invece, limitando gli errori commessi, non dobbiamo permettere più alcun calo di tensione, daremo qualcosa in più visto che non è bastato tutto ciò che abbiamo creato sino a questo momento", ha presentato così la sfida contro il Melfi l’allenatore del Foggia, Giovanni Stroppa.

L’esonero - L’allenatore dei rossoneri alza la voce quando deve rispondere alle critiche ricevute dopo la clamorosa sconfitta in rimonta contro il Fondi: "Questa società non mi ha mai abbandonato un secondo, questi giocatori non mi hanno mai abbandonato un solo secondo, tutto falso ciò che ho sentito su presunti complotti nei miei confronti da parte da qualcuno, sono solo falsità ve lo assicuro. Dopo la partita di martedì scorso c'era qualche ragazzo che piangeva, Sarno tra questi, e questo mi è dispiaciuto tantissimo, però la reazione dal giorno successivo è stata eccellente, quindi io vi trasmetto quello che ho dentro, che è esattamente ciò che sentono tutti i giocatori ovvero non vediamo l'ora di giocare domani pomeriggio, saremo ancora un pò in emergenza per infortuni ma chi scenderà in campo è pronto a fare battaglia sportiva", conclude Stroppa.