Matera-Reggina, Maurizi: "Dispiace venire eliminati dalla Coppa Italia"

Serie C - Lega Pro
L'allenatore della Reggina Maurizi, foto Lapresse
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L'allenatore della Reggina ha commentato la sconfitta subita dalla Reggina a Matera, ko che segna l'eliminazione degli amaranto dalla Coppa Italia

La Reggina saluta la Coppa Italia a causa della sconfitta maturata al cospetto del Matera, capace di stendere gli amaranto 3-2 e di staccare il pass per il prossimo turno. Una gara male interpretata dagli uomini di Agenore Maurizi, costretti ad incassare due gol nei primi venti minuti ad opera di Dugandzic e Corato. Sparacello riapre i giochi subito dopo il raddoppio, prima che Battista cali il tris per i padroni di casa. Il gol di Silenzi al novantesimo serve solo per le statistiche, il Matera vince ed elimina la Reggina dalla Coppa Italia.

Le parole di Maurizi

Dispiaciuto per il risultato Maurizi, il quale non ha nascosto il suo disappunto per l’atteggiamento tenuto dalla squadra nel primo tempo: "Abbiamo fatto un brutto primo tempo, sotto l'aspetto dell'intensità. Abbiamo giocato con una squadra molto giovane, molti dei quali alla prima prova del campo. Dispiace uscire dalla Coppa, ma guardiamo avanti. Abbiamo affrontato una squadra molto importante, ci sono tanti fattori che possono incidere, non solo le qualità tecniche. I gol subiti? Rispetto a Lecce non c'è attinenza, cambiano gli interpreti. Adesso però pensiamo al campionato, affrontiamo le prossime tre gare che possono segnare il nostro cammino dalle quali dobbiamo trarre il massimo profitto e capire quelli che siamo, dobbiamo affrontarle con il solito spirito di sempre. Aspettiamo queste gare e poi tiriamo le somme. Siamo delusi per la gara contro il Siracusa e per lo 0-2 di Lecce: ci penalizzano oltremodo. Se riusciamo ad essere squadra sul campo, possiamo dare fastidio a oltre squadre. Mezavilla? Si è preso carico della squadra, ha sofferto questa cosa. Ha lottato in campo su ogni pallone, ma è un ragazzo straordinario. Per quanto riguarda Di Livio, devo tenere conto di tante cose, ho messo Garufi perché volevo ritrovare compattezza, subivamo troppe transizioni".