Siena-Arezzo, la carica di Mignani: "Spero nella spinta dei tifosi"
Serie C - Lega ProQueste le parole dell'allenatore bianconero: "Paradossalmente penso che la squadra nell’ultimo periodo sia cresciuta molto, nonostante abbia fatto meno risultati che nella prima parte di stagione. Ora vinciamo per i tifosi"
Il Siena era al primo posto in solitaria, ora guarda il Livorno in vetta dalla terza piazza: 27 punti, -9 dal vertice della classifica e un derby con l'Arezzo alle porte per continuare la risalita. Mignani spera nella spinta del pubblico: "Abbiamo bisogno di loro". Perché il Siena stava andando bene ma nelle ultime partite ha perso un po' di smalto: solo 3 punti nelle ultime 3 gare, senza contare le due sconfitte contro Livorno e Pontedera (3-2 nell'ultima giornata). Mignani predica calma ma vuole una scossa, un segnale dai suoi, che nonostante qualche risultato negativo continuano a sperare nella promozione. Il Pisa è a -1, ora c'è l'Arezzo a 19. Pavanel ha caricato i suoi: "Un derby non si gioca, si vince!". E per la sfida contro il Siena è pronto a schierare l'11 migliore: 4-3-1-2 con Moscardelli-Cutolo davanti e Foglia trequartista. Stesso modulo del Siena tra l'altro, con Guberti sempre titolare e Neglia centravanti. Intervenuto in conferenza per presentare la sfida, Mignani ha parlato così dei suoi ragazzi.
"Vogliamo la spinta dei tifosi"
“Da un lato abbiamo utilizzato la sosta per riposare e per rigenerarci psicofisicamente, dall’altro lato - ha detto al sito ufficiale bianconero - sono contento di tornare a giocare. Paradossalmente penso che la squadra nell’ultimo periodo sia cresciuta nonostante abbia fatto meno risultati che nella prima parte, probabilmente questa crescita generale ci ha fatto abbandonare la cura dei piccoli particolari, credo che i ragazzi ne abbiano preso atto. In città il derby di domani è molto sentito, anche ad Arezzo, mi auguro che venga tanta gente, che ci stia vicino, che dia fiducia e coraggio alla squadra, soprattutto se ci dovessero essere errori o incertezze. E’ importante che i ragazzi capiscano che giocare in casa deve essere un vantaggio e non uno svantaggio, devono avere una forza in più piuttosto che una pressione in più”.