Reggina, Maurizi: "Bisogna continuare a lavorare, capitano i periodi di crisi"
Serie C - Lega ProL’allenatore della Reggina ha parlato del momento di difficoltà della squadra, sottolineando come i periodi di crisi facciano parte di una stagione lunga e complicata
La partita con il Rende per ripartire, dimenticando le sconfitte delle ultime uscite e migliorare una classifica che comincia a farsi preoccupante. La Reggina ha tutte le intenzioni di risollevarsi, tornando a mostrare quel gioco che, in avvio di stagione, ha raccolto consensi ed entusiasmo. Presenti al centro sportivo S. Agata per incontrare una scolaresca proveniente da Cetraro, Maurizi e Praticò hanno voluto esprime il proprio parere sul momento della Reggina. "La squadra ha dei principi di gioco, se li applica una volta li applica sempre. Quando questi principi vengono applicati con tempi e spazi diversi, allora si può andare incontro a periodo di crisi. Non c'è però solo un motivo delle difficoltà, ci sono tanti motivi e bisogna continuare a lavorare e a dare serenità, dare consapevolezza al calciatore. Gli aspetti psicologici per un calciatore sono fondamentali. Un calciatore non deve avere aspettative oltre le proprie possibilità. Un atleta deve volere raggiungere l'obiettivo che vuole".
Le parole di Praticò
Sul momento della Reggina, ha parlato poi il presidente Praticò: "La Reggina ha una storia gloriosa e luminosa, è nata 104 anni fa. Il prossimo anno proporremo al Coni la possibilità di insignire il club con il Collare d'Oro, la massima onorificenza dello sport italiano. Ci sono regole da seguire che sono simili a quelle della Champions League, a fronte di introiti naturalmente minori. Un campionato di C, mediamente, costa 2-2,5 milioni di euro, a fronte di introiti che si aggirano su 1 milione di euro. Le società poi sono penalizzate dall'aspetto fiscale: le squadre di C hanno costi incredibili pur di proporre la partita di calcio. Dietro i 90' ci sono tanti aspetti. Una sparuta minoranza di tifosi, spesso per partito preso, non ha capito che siamo partiti dal basso per alcune situazioni che non siamo qui a spiegare. Siamo ripartiti nella massima categoria possibile, piuttosto che ripartire dalla Terza Categoria, siamo ripartiti dalla D. In un primo momento mi davano fastidio le critiche, ma ho deciso di farle scivolare addosso".