Arezzo-Livorno derby a rischio per sciopero. Moscardelli: "Non è questo il calcio che sognavo da bambino"
Serie C - Lega ProSe non verranno pagate entro il 23 febbraio le mensilità arretrate di novembre e dicembre l'Arezzo si fermerà. A rischio il derby con il Livorno di domenica. Il capitano va diretto: "Carnevale è finito, giù le maschere. Non crediamo più a quello che ci viene detto. Ne abbiamo sentite troppe"
Dopo la trasferta a Pontedera, autofinanziata dagli stessi giocatori, la situazione dell’Arezzo non sembra migliorare, anzi. Gli stipendi non arrivano e le promesse rimangono tali.
Sciopero in vista della partita col Livorno
L'Aic ha dunque annunciato lo stato di agitazione dei calciatori dell’ Arezzo e indetto lo sciopero per domenica 25 febbraio, "auspicando che il club, posto il preavviso di sciopero, adempia al pagamento delle somme contrattualmente dovute quantomeno per le mensilità di novembre e dicembre 2017, e comunque alle sue obbligazioni contrattuali, entro venerdì 23 febbraio. Solo questo potrebbe evitare l'esercizio del diritto di sciopero". E' quanto riportato in una nota dell'Aic sulla situazione dell'Arezzo e dei suoi tesserati che si sono autofinanziati la trasferta a Pontedera. "Quei pochi soldi nelle casse dell’Arezzo li abbiamo usati per pagare i dipendenti che sono quelli che ci rimetteranno di più nel caso in cui finisca tutto male", le parole di capitan Moscardelli.
La ripresa degli allenamenti è fissata per mercoledì 21 febbraio e, sempre nella stessa giornata, è in programma un incontro tra una delegazione della Lega Pro e il sindaco Alessandro Ghinelli. "Nonostante le chiare comunicazioni della scorsa settimana - riprende la nota dell'Assocalciatori - i calciatori non hanno ancora ricevuto alcuna somma relativa ai mesi di novembre e dicembre, e ciò si aggiunge alla mancata certezza circa l'integrale pagamento delle trattenute e dei contributi dei mesi precedenti e all'assenza di ogni chiara informazione in ordine ai progetti sportivi e alla sopravvivenza stessa della società, nonostante ben due cessioni del pacchetto di maggioranza delle quote in pochi mesi. Anzi, dalle dichiarazioni dell'attuale presidente, pare che ogni progetto sportivo sia stato abbandonato, nonostante le recenti promesse e i mai conclusi proclami di futura grandezza sportiva. Nonostante questa paradossale situazione, i calciatori stanno continuando, anche questa settimana, ad allenarsi nel rispetto della maglia, della tifoseria e della città".