Il presidente della Reggina ha espresso il proprio punta di vista sul match di Catania, sottolineando di essere fiducioso sull'esito della sfida con i siciliani
Un ko interno alle spalle e una difficile trasferta all’orizzonte, non è un periodo facile per la Reggina che, nonostante le difficoltà, prova a tirarsi fuori da un momento abbastanza negativo. Il presidente Praticò non ha nessuna intenzione di lasciare soli i suoi ragazzi e, nel limite del possibile, prova a dimostrare tutta la propria vicinanza: "All’interno della società c’è preoccupazione e delusione, ma la squadra deve reagire senza curarsi di ciò che succede intorno. I giocatori devono pensare solo ed esclusivamente al campo, concentrandosi sul Catania e convincendosi di poter fare risultato. Nelle ultime uscite potevamo vincere alcune gare e pareggiarne altre, ma recriminare adesso non serve a nulla. A gennaio sono arrivati innesti che possono darci una mano, abbiamo dovuto colmare delle lacune per situazioni tangibili. Lo stadio vuoto? Ci sono poche cose che nessuno cambia nella vita e quella è la squadra del cuore. Ci sono sportivi che pesano anche lo spettacolo e dunque si allontanano o si avvicinano. Per quanto riguarda la partita di Catania, devo dire che sono fiducioso. Spero che il lavoro che si fa in settimana possa essere riproposto anche domenica sul campo di gioco".
Problema di formazione
La situazione attuale in vista del match con il Catania però non induce all’ottimismo, viste le assenze che peseranno sulle scelte di Maurizi. L’allenatore amaranto infatti dovrà fare a meno di La Camera, fermato per due giornate dal Giudice Sportivo dopo il rosso ricevuto contro il Monopoli, e di Giovanni Giuffrida, tutt'altro che al meglio dopo il problema muscolare accusato quasi un mese fa. Pienamente recuperato invece Jacopo Fortunato, rientrato in gruppo dopo l'infortunio di qualche settimana fa. Per sostituire il centrocampista messinese, Maurizi dovrà fare di necessità virtù visto che solo tre sono i giocatori che per caratteristiche si avvicinano al ruolo. Fortunato però è al rientro dopo un mese di stop, Mezavilla ha giocato solo 23 minuti negli ultimi mesi e Castiglia ha fatto sapere di non gradire quella collocazione tattica. Per questo motivo si sta forzando nel recupero di Giuffrida, un elemento di esperienza che indubbiamente può dare una grossissima mano in una fase molto delicata del torneo e della stagione.