La sconfitta subita contro il Catania ha fatto precipitare la Reggina ad un punto dalla zona playout, il prossimo match con la Casertana assume dunque un'importanza vitale per gli amaranto
Non è bastato il gol di Laezza per evitare alla Reggina l’ennesimo ko di questo campionato, diventato di settimana in settimana sempre più complicato. Dopo l’ottimo avvio di stagione, la squadra amaranto ha perso certezza ed automatismi, ritrovandosi impelagata nella lotta playout a poche giornate dalla conclusione. La salvezza diretta è a forte rischio, è di un solo punto infatti il gap dalla zona rossa, avvicinatasi pericolosamente dopo gli ultimi deludenti risultati della squadra guidata da Maurizi, costretto a fare i conti non solo con un’involuzione tecnica ma anche con un’emergenza infortuni non da poco. L’ultimo della lista è capitan Castiglia, che si sottoporrà oggi agli esami strumentali per analizzare il guaio muscolare occorsogli nel match contro il Catania, per il quale era stato recuperato in extremis. Una bella botta per l’allenatore amaranto in vista della gara infrasettimanale in programma contro la Casertana, che precede la Reggina in classifica di quattro punti. Un eventuale passo falso significherebbe sprofondare ancora di più, mettendo a serio rischio una salvezza diretta che fino a qualche settimana fa sembrava ampiamente alla portata. Il Granillo deve tornare ad essere la fortezza amaranto, magari sfruttando i rientri di giocatori importanti come Giuffrida, che in venti minuti a Catania ha dimostrato tutto il proprio valore, e Condemi, tornato ad essere un papabile titolare. Due pedine fondamentali per ricominciare a correre e tornare a ottenere punti importanti in un campionato che, di settimana in settimana, diventa sempre più complicato.
Emergenza Granillo
La sfida contro la Casertana del prossimo turno di campionato rappresenta un match da dentro o fuori per la Reggina, ma i numeri ottenuti al Granillo però non lasciano dormire sonni tranquilli. Castiglia e compagni in questa stagione hanno raddoppiato le sconfitte rispetto al 2016-2017, passando da 3 a 6. Resta adesso vicinissimo il record negativo del 2014-2015, quando i ko furono sette e condannarono la Reggina al penultimo posto in classifica, che obbligò gli amaranto a salvarsi tramite i playout. Pur vincendo le restanti gare davanti ai propri tifosi, Maurizi non riuscirebbe a far meglio di Zeman, capace di conquistare l'anno scorso nove vittorie al Granillo che sopperirono al pessimo rendimento esterno (1 vittoria, 8 pareggi e ben 10 ko). Fortunatamente per gli amaranto, il saldo negativo della stagione 2013-2014 non verrà ripetuto, visto che in quel caso la Reggina salutò la serie B con quattro vittorie in casa a fronte di 11 sconfitte. Il successo manca in questo campionato dalla gara con il Catania del 28 ottobre, dopodiché la Reggina ha vinto al Granillo una sola partita, quella contro la Paganese. Tre i pareggi e ben cinque le sconfitte.
Parla Giuffrida
Una sconfitta che lascia l’amaro in bocca quella subita dalla Reggina contro il Catania, capace di difendersi al meglio sul forcing finale degli amaranto. Deluso per il ko Giuffrida, vista la prestazione fornita dalla squadra al Massimino: "Ci abbiamo creduto fino alla fine ma purtroppo non è bastato, abbiamo creato grandi occasioni ma non siamo riusciti a pareggiare. Nel primo tempo non è stata una bella partita, nella ripresa abbiamo avuto una buona reazione, ma è nostro dovere fare molto di più. Son orgoglioso di giocare per la Reggina, che è una squadra gloriosa. Ho fatto di tutto per recuperare dall'infortunio, ci tenevo tanto ad essere a disposizione. Non ero prontissimo, ma ho cercato di fare il meglio. C'era anche mia mamma a vedere la partita in tribuna. Prossimo obiettivo? Battere la Casertana. Non basta più dare il massimo, dobbiamo dare molto di più". Deluso dell’andamento del match del Massimino anche Agenore Maurizi, apparso alquanto rammaricato nel post gara: "Per un'ora abbiamo fatto fatica, poi abbiamo bene il campo. Abbiamo messo paura al Catania, ma abbiamo preso un'altra sconfitta. E' mancata la tensione in difesa nei momenti chiavi. Abbiamo regalato il secondo gol. Dovevamo gestire un po’ le forze a metà campo, Giuffrida ha fatto una buona prova. Serve soprattutto maggiore attenzione in certe situazioni particolari. Ora recuperiamo le forze e pensiamo a giovedì".