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Presidente Arezzo aggredito, 5 anni al vice presidente della Viterbese Luciano Camilli

Serie C - Lega Pro

Il figlio del patron della Viterbese Piero ha aggredito Giorgio La Cava prima della sfida di ritorno dei playoff allo stadio "Enrico Rocchi": 5 anni di inibizione e 30mila euro di multa

SERIE C, SORTEGGIO PLAYOFF

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Mano pesante del Giudice sportivo dopo Arezzo-Viterbese, sfida valida per i playoff di Serie C. In un comunicato ufficiale della Lega Pro si legge che Luciano Camilli, vice presidente della Viterbese e figlio del patron Piero, ha ricevuto l'inibizione fino al 22 maggio 2024 per l'aggressione ai danni del presidente dell'Arezzo La Cava, avvenuta nel tunnel degli spogliatoi dello stadio di Viterbo prima della partita di ritorno, che ha poi visto la vittoria e la qualificazione dei toscani.

Il comunicato del giudice sportivo

Il dirigente della Viterbese Castrense - si legge nel comunicato - ha subìto l'inibizione a svolgere ogni attività in seno alla Figc, a ricoprire cariche federali e a rappresentare la società nell’ambito federale a tutto maggio 2024 e ammenda di euro 30.000 perché, antecedentemente all’inizio della gara, in prossimità del tunnel che conduce agli spogliatoi, aggrediva prima spingendolo alle spalle e poi con calci alle gambe, il Presidente dell’Arezzo Sig. Giorgio La Cava. Successivamente, raggiunta l’estremità opposta del tunnel, aggrediva nuovamente il Sig. Giorgio La Cava colpendolo con estrema violenza con un pugno al capo. Il Signor La Cava - continua il comunicato - cadeva a terra, accusando un malore e veniva soccorso dai sanitari in servizio presso l’impianto (avvisati dal delegato di Lega). Prestate le prime cure sul posto, veniva successivamente trasportato con ambulanza in ospedale per ulteriori accertamenti”.

L'accusa del presidente dell'Arezzo

Il presidente dell'Arezzo, Giorgio La Cava, aveva fornito la sua versione dei fatti: "Mi hanno gridato fallito e pezzente – accusa La Cava – e il figlio del presidente Camilli, Luciano, mi ha colpito alle spalle nel tunnel che porta agli spogliatoi. Sono scivolato, mi veniva da vomitare e sono stato accompagnato in ospedale da dove mi hanno dimesso con dieci giorni di prognosi all’una e mezza di notte. Ringrazio la Digos e lo staff dell’ospedale viterbese. Tutte persone cordiali alle quali faccio i miei complimenti per la professionalità".