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La rivelazione di Arrigo Sacchi: "Berlusconi mi ha chiesto di allenare il Monza. Amo ancora il calcio, mi piace il fenomeno non solo da un punto di vista agonistico ma anche sociale e culturale, però non ho più quella forza derivante dall'ossessione che è qualcosa in più"
"Berlusconi mi ha chiesto di allenare il Monza": parola di... Arrigo Sacchi. Già, proprio lui, che con Silvio Berlusconi ha vinto tutto quel che si poteva vincere ai tempi del Milan. E trent'anni dopo l'ex presidente rossonero ha provato a riportarlo in panchina con il Monza, suo attuale club, insieme ad Adriano Galliani. "Io però non faccio parte di quei generali che dicevano 'Armiamoci e partite' - ha aggiunto Sacchi in un'intervista rilasciata a 'L'Assedio' su Canale 9 - quindi non avevo più questa ossessione. Amo ancora il calcio, mi piace il fenomeno non solo da un punto di vista agonistico ma anche sociale e culturale, però non ho più quella forza derivante dall'ossessione che è qualcosa in più e ti tira fuori anche l'energia che hai nell'alluce. Ho vissuto per il calcio, che mi ha ripagato con emozioni indescrivibili. Il calcio è il riflesso, la metafora della storia di una nazione, della sua cultura. Il nostro è come l'Italia: difettiamo in questo momento della nostra storia passata e della nostra cultura". Non è arrivato Arrigo Sacchi, ma Berlusconi e Galliani hanno deciso di puntare su Cristian Brocchi. E ora il Monza comanda il girone A di Serie C, con 7 punti di vantaggio sul Renate e sul Pontedera.