La Serie C 'sciopera', la Lega Pro: "Domenica non si gioca"

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L'annuncio del presidente Francesco Ghirelli al termine dell'incontro tra la Figc e il ministro dell'economia Roberto Gualtieri: "Lo ringrazio per l'attenzione che ci ha riservato, ma quello che ci interessa è che i club di Lega Pro arrivino alla sostenibilità economico-finanziaria". Gravina: "Spero si possa trovare una soluzione per favorire lo sviluppo del calcio italiano"

Domenica la Serie C non giocherà. La decisione della Lega Pro di rinviare a data da destinarsi le sfide in programma i prossimi 21 e 22 dicembre è arrivata dopo l’incontro tra il ministro dell’economia Roberto Gualtieri e la Figc. La protesta segue ai 15 minuti di ritardo dell’ultimo turno, annunciati con la richiesta di una defiscalizzazione a favore dei club. Lo stop è stato comunicato dal presidente della Lega Pro Francesco Ghirelli. "L'incontro è stato istituzionalmente corretto. Ringrazio il Ministro per l'attenzione riservata alla Lega Pro e la disponibilità al dialogo dimostrata. Così come ringrazio il presidente Gravina. L'incontro – ha spiegato Ghirelli - è stato positivo perché ha consentito di delineare cosa serva ai nostri club e sono emersi interessanti spunti di riflessione”. E ha aggiunto: “Quello che ci interessa è che i club di Lega Pro arrivino alla sostenibilità economica-finanziaria. Abbiamo però la necessità di atti tangibili e concreti, di passare dalle analisi ai provvedimenti. Noi sappiamo di compiere un atto importante, domenica non si gioca. Di ciò ho informato il consiglio direttivo".

Le parole di Gravina

Dopo l’incontro, ha parlato anche il numero uno della Figc Gabriele Gravina: "Ringrazio il Ministro Gualtieri per la disponibilità e la sensibilità dimostrata. Per la prima volta i problemi delle società di Lega Pro sono all'attenzione del ministero dell'Economia che, di concerto col Ministero dello Sport con il quale abbiamo avviato da tempo un proficuo confronto su diversi temi, verrà approfondito l'argomento dell'attività sociale svolta su tutto il territorio nazionale". Gravina si è fatto da portavoce delle richieste della Lega Pro con lo scopo di inserirle nei decreti del Governo: "Per primo avevo sollevato l'esigenza di sostegno a una categoria a servizio del vertice della piramide calcistica, spero si possa trovare insieme quanto prima una soluzione condivisa per lo sviluppo del calcio italiano".