
Risale a quindici anni fa un provino di Antonio Cassano per il Casarano Calcio. A scoprirlo fu il d.s. Pantaleo Corvino, che per poco non riuscì a portarlo anche alla Fiorentina: "Resto alla Samp", fu la risposta. La stessa di oggi, dopo la lite con Garrone. LA FOTOSTORIA DI CASSANO

Due scatti che sottolineano l'aspetto più particolare di Antonio Cassano: letteralmente incontenibile, Fantantonio si sente costretto persino dai vestiti che porta addosso

Cassano è nato due volte: a Bari Vecchia il 12 luglio 1982, e poi l'11 dicembre 1999, al S. Nicola di Bari contro l'Inter

Nella telecronaca di quella partita si emoziona anche Fabio Caressa, che dopo il gol del 2-1 commenta:
"Quello che sta provando adesso Cassano non lo può spiegare neanche lui"
Ancora minorenne, Cassano fu lanciato da Eugenio Spalletti che ne riconobbe l'enorme talento e lo fece esplodere al fianco del nigeriano Hugo Enyinnaya, giovane promessa poi non mantenuta

Superate le visite mediche nonostante un certo sovrappeso di cui non si mancherà di parlare, Cassano inizia la sua avventura al Real

La televisione spagnola non perde tempo a farlo diventare un personaggio, e l'imitatore Carlos Latre si cimenta in una simpatica parodia

Allenato da Mazzarri, in blucerchiato Cassano ritrova subito il suo genio e ispira Pazzini a suon di assist

A Genova Cassano ritrova lo stato di forma ottimale e mette la testa a posto, portando la Samp in finale di Coppa Italia

Il segreto del ritrovato successo? Stando al diretto interessato il merito è di Carolina Marcialis, la ragazza con cui Antonio si fidanza e
con cui ha programmato le nozze per il 19 giugno 2010
Ne derivano reazioni istintive e sconvenienti come il lancio della maglietta in faccia all'arbitro Pierpaoli nel corso di Sampdoria-Torino

Al pubblico però non interessa: le manifestazioni d'affetto pro-Cassano e gli appelli a Lippi in occasione delle partite della Nazionale, negli ultimi tempi sono diventate una consuetudine

I tifosi viola a gennaio si preparavano all'idea di studiare nuovi striscioni, Cesare Prandelli si pregustava l'onere e l'onore di gestire il genio di Cassano. La Fiesole si è dovuta rassegnare, il ct della Nazionale invece è stato accontentato
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