Tempesta in panchina, in A si salvano soltanto in sette

Calciomercato
Massimiliano Allegri, destinato alla panchina del Milan la prossima stagione
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Solo Roma, Palermo, Napoli, Genoa, Lazio, Bari, Bologna più la neopromossa Lecce inizieranno il campionato con l'allenatore dell'ultima stagione. Ecco quali sono i movimenti in atto

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E' già cambiato praticamente tutto, quando il calciomercato era solo all'orizzonte. Questione di turbolenze, panchine agitate, che del resto in Italia non navigano mai in acque troppo tranquille. A campionato in corso erano già 17 quelle saltate. Ma saranno solo sette - quelle di Roma, Palermo, Napoli, Genoa, Lazio, Bari e Bologna più la neopromossa Lecce - a iniziare il campionato con l'allenatore dell'ultima stagione.

Anomalia italiana, ma le rivoluzioni possono arrivare per le brame di stravaganti portoghesi. Anche perché adesso l'unica panchina che si trova in alto mare è quella più importante. Quella con tre titoli pesanti che  cerca un comandante - al mometo misterioso - bravo a non perdere la scia di altri successi. Nell'intricato gioco d'incastri delle panchine gli altri allenatori viaggianti sono approdati verso porti che magari credevano inavvicinabili.

Emblematico il caso di Firenze che aspetta la certezza per l'arrivo di Mihajlovic con l'inusuale frizione tra una società e la Figc, sempre per colpa di un allenatore, anzi, un higlandher, visto che Cesare Prandelli era saldo sulla panchina viola da ben cinque stagioni. Adesso saranno appena due gli allenatori a iniziare il secondo campionato consecutivo in serie A con la stessa squadra: Ventura e Gasperini, quest'ultimo addirittura verso la quinta annata rossoblù, e un tragitto alle spalle che a tratti sembra aver logorato e reso più incerto anche il percorso futuro…

Futuro che in serie A ha più poche incognite: si aspetta la presentazione per Giampaolo a Catania e Guidolin a Udine, l'ufficialità per Marino al Parma, Allegri al Milan e Bisoli al Cagliari, il Mourinho nostrano. Il vincente che fugge. Verso altri mari. Chissà se mai di calma piatta.