Tornando alla realtà, il punto attorno a cui ruota tutto il mercato dei rossoneri è proprio la volontà del presidente Berlusconi: dalle liste di nomi si passerà all'azione solo quando lui deciderà se e quanto investire. GUARDA IL VIDEO
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Chi trova un amico trova un tesoro. Riletto in chiave mercato potrebbe voler dire trovare affari d'oro. Galliani e Perez hanno vissuto 48 ore praticamente in simbiosi. Impossibile non aver parlato di mercato. Anche perché il nuovo Real di Mourinho è pronto a vendere. Anche a svendere, magari, se si tratta di amici. I nomi sono noti: Drenthe, Marcelo, Arbeloa per la difesa, oltre a Garay, per cui il Milan si era già mosso a gennaio; ma il Real non voleva privarsene allora.
Ora il difensore argentino è finito tra le eccedenze, così come Guti. Il Milan cerca anche un centrocampista, ma Guti ha diverse offerte e il Real può giocare al rialzo, fatto salvo il diritto di prelazione in nome dell'amicizia. E, sempre in amicizia, è partita la proposta indecente di Galliani a Florentino Perez.
Vedere Cristiano Ronaldo al Milan è un'utopia in questi tempi di ristrettezze. Anche se proprio Berlusconi, a Villa Gernetto, aveva fatto il nome del portoghese come esempio di campione per cui fare una follia. Tornando alla realtà, il punto attorno a cui ruota tutto il mercato del Milan è proprio la volontà del Presidente: dalle liste di nomi si passerà all'azione solo quando Berlusconi deciderà se e quanto investire. Per ora si parla di 15 milioni. Una parte verrà probabilmente investita nell'acquisto di Lazzari, giocatore che piace molto al Milan: in settimana il Cagliari riscatterà la metà del cartellino dell'Atalanta. Un argometo in più di cui trattare con Cellino. Che libererà Allegri appena Campedelli libererà Bisoli. Se il Presidente non dovesse rilanciare, le aspirazioni di mercato si fermerebbero ben al di sotto di Cristiano Ronaldo
Chi trova un amico trova un tesoro. Riletto in chiave mercato potrebbe voler dire trovare affari d'oro. Galliani e Perez hanno vissuto 48 ore praticamente in simbiosi. Impossibile non aver parlato di mercato. Anche perché il nuovo Real di Mourinho è pronto a vendere. Anche a svendere, magari, se si tratta di amici. I nomi sono noti: Drenthe, Marcelo, Arbeloa per la difesa, oltre a Garay, per cui il Milan si era già mosso a gennaio; ma il Real non voleva privarsene allora.
Ora il difensore argentino è finito tra le eccedenze, così come Guti. Il Milan cerca anche un centrocampista, ma Guti ha diverse offerte e il Real può giocare al rialzo, fatto salvo il diritto di prelazione in nome dell'amicizia. E, sempre in amicizia, è partita la proposta indecente di Galliani a Florentino Perez.
Vedere Cristiano Ronaldo al Milan è un'utopia in questi tempi di ristrettezze. Anche se proprio Berlusconi, a Villa Gernetto, aveva fatto il nome del portoghese come esempio di campione per cui fare una follia. Tornando alla realtà, il punto attorno a cui ruota tutto il mercato del Milan è proprio la volontà del Presidente: dalle liste di nomi si passerà all'azione solo quando Berlusconi deciderà se e quanto investire. Per ora si parla di 15 milioni. Una parte verrà probabilmente investita nell'acquisto di Lazzari, giocatore che piace molto al Milan: in settimana il Cagliari riscatterà la metà del cartellino dell'Atalanta. Un argometo in più di cui trattare con Cellino. Che libererà Allegri appena Campedelli libererà Bisoli. Se il Presidente non dovesse rilanciare, le aspirazioni di mercato si fermerebbero ben al di sotto di Cristiano Ronaldo
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