Il premier non si ferma e dopo l'ingaggio di Ibrahimovic potrebbe esserci un'altra sorpresa per i tifosi rossoneri. "Non mi riconoscevo nel Milan di Ancelotti e Leonardo". Su Borriello anche l'interesse del City. LA VIDEOSTORY E L'ALBUM DEL MILAN
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Silvio Berlusconi non si ferma e dopo l'ingaggio di Zlatan Ibrahimovic potrebbe esserci un'altra gradita sorpresa per i tifosi rossoneri in questi due ultimi giorni di mercato. "Robinho? Staremo a vedere, chissà - ha dichiarato il patron rossonero nella tarda serata di ieri -. Non dipende da noi, ma l'intenzione del Milan c'è. Dove può giocare in questo Milan uno come Robinho? Abbiamo tante possibilità".
Berlusconi ha parlato anche di Borriello, che ha avuto richieste dalla Juventus: "Deciderà lo stesso Borriello, lui sceglierà la cosa che gli sembra più giusta. Ronaldinho? Smetterà di giocare con noi tra tanti anni, statene certi".
L'acquisto dello svedese ha permesso, inoltre, al premier di fare pace con la tifoseria, che negli ultimi mesi lo ha ripetutamente contestato. Fuori dal ristorante gli ultras della Curva Sud lo hanno atteso con cori e striscioni di ringraziamento a cui Berlusconi ha risposto con sorrisi, strette di mano e una battuta: "Voi gioite e vi amareggiate, ma alla fine il grano lo sgancio io. Mi ero disamorato di questo Milan perché non mi riflettevo nella squadra che Leonardo metteva in campo - spiega Berlusconi -. Ronaldinho era troppo a sinistra e Pato troppo a destra. Poi, negli ultimi quindici minuti delle partite non avevamo mai il controllo della palla. Ancelotti e Leonardo non condividevano le idee della società; sono legato a loro - continua - da ottimi rapporti personali, ma non ero d'accordo con il loro modo di far giocare il Milan".
Ultimi due giorni di mercato che potrebbero portare marco Borriello lontano dal Milan: l'attaccante rossonero è un obiettivo della Juventus ma anche del Manchester City.
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L'acquisto dello svedese ha permesso, inoltre, al premier di fare pace con la tifoseria, che negli ultimi mesi lo ha ripetutamente contestato. Fuori dal ristorante gli ultras della Curva Sud lo hanno atteso con cori e striscioni di ringraziamento a cui Berlusconi ha risposto con sorrisi, strette di mano e una battuta: "Voi gioite e vi amareggiate, ma alla fine il grano lo sgancio io. Mi ero disamorato di questo Milan perché non mi riflettevo nella squadra che Leonardo metteva in campo - spiega Berlusconi -. Ronaldinho era troppo a sinistra e Pato troppo a destra. Poi, negli ultimi quindici minuti delle partite non avevamo mai il controllo della palla. Ancelotti e Leonardo non condividevano le idee della società; sono legato a loro - continua - da ottimi rapporti personali, ma non ero d'accordo con il loro modo di far giocare il Milan".
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