Supermercato Spagna: tutto il meglio della Liga a costo zero
CalciomercatoAnche il campionato iberico offre occasioni da non perdere che riguardano calciatori liberi il prossimo 30 giugno. Dal mediano della Roja campione d'Europa, Marcos Senna, al duo storico del Valencia formato da Albelda e Vicente. GUARDA LA FOTOGALLERY
Liga, i grandi colpi a costo zero: le foto
di Claudio Barbieri
Anche la Liga, esattamente come Serie A e Bundesliga, offre importanti spunti per gli addetti ai lavori del calciomercato 2011. Niente a che vedere con la ormai certa dipartita del Kun Aguero da Madrid, sponda Atletico. Per assicurarsi il genero di Diego Armando Maradona infatti bisognerà sborsare una montagna di euro. Il campionato iberico mette a disposizione anche occasioni a basso costo: i giocatori che il 30 giugno si liberano a parametro zero.
Vero che la tradizione vuole che i calciatori spagnoli facciano fatica nel nostro campionato (chi non ricorda il bluff di Gaitzka Mendieta alla Lazio?), ma la speranza di accaparrarsi il nuovo Luisito Suarez a zero euro è chiaramente viva in tutti i club nostrani. Dal campione d’Europa con la Roja Marcos Sienna, al duo che ha fatto grande Valencia nel primo decennio del Duemila, Vicente e Albelda, ecco i nomi più caldi (ed economici) della Liga.
Marcos Senna: centrocampista di rottura della Roja campione d’Europa nel 2008 e faro del Villarreal eterno guastafeste nella eterna lotta tra Real Madrid e Barcellona. A suo favore gioca la grande esperienza in campo internazionale, maturata sia con il ‘sottomarino giallo’ che con la Nazionale iberica, e l’origine brasi liana che lo rende estremamente compatibile con la Serie A. Ancora fisicamente integro nonostante le quasi 35 primavere, interessava alla Fiorentina, che ha lasciato libero il suo mastino Donadel.
Vicente: Dopo undici stagioni, il centrocampista di fascia sinistra ha deciso di lasciare l’ovile, ovvero quella Valencia che lo ha fatto conoscere al grande calcio come uno degli esterni più talentuosi nei primi anni del nuovo millennio. Classe 1981, con esperienza internazionale da vendere, come dimostrano le 57 presenze con 6 gol in Europa e le 38 apparizioni con le Furie Rosse, Vicente ha il difetto di essere di cristallo. Nelle ultime due stagioni infatti ha visto il campo solamente 24 volte, condizionato da continui infortuni. Il talento non si discute, il fisico sì. Possibili acquirenti? Tutti coloro che prediligono il gioco sulle fasce…
David Albelda: il ‘cagnaccio’ del Valencia di Hector Cuper, ma anche di Rafa Benitez, insomma di quella squadra che in pochi anni ha saputo vincere due campionati, una Coppa Uefa e una Supercoppa europea, raggiungendo (e perdendo) anche due finali di Champions. Centrocampista difensivo dal grande carattere e naturalmente anche dalla considerevole esperienza: 51 gettoni con la Spagna, 77 in Europa. Nell’ultima stagione ha visto poco il campo con Unai Emery e ha voglia di tornare protagonista. E se fosse un colpo alla Van Bommel?
Diego Castro: fantasia al potere. Esterno offensivo di fascia sinistra, il 29enne cresciuto nel Malaga è letteralmente esploso in quest’ultima stagione, in cui ha trascinato il modesto Sporting Gijon ad un decimo posto insperato. Per Castro campionato da incorniciare, con 9 reti e 3 assist in 29 presenze. In Spagna i media lo danno già accasato al Getafe, ma vista la carenza cronica di laterali offensivi, anche qualche italiana potrebbe farci un pensierino.
Ivica Dragutinovic: undici minuti. E’ questo il tempo trascorso in campo dal roccioso difensore serbo nell’ultima stagione a Siviglia. L’infortunio riportato ad aprile 2010, la rottura del tendine d’achille, gli ha precluso ogni possibilità di giocarsi le sue carte. Il tecnico Gregorio Manzano ha puntato sui più giovani. La carta d’identità non sorride al serbo con passaporto belga: a 35 anni suonati non sarà facile rivendersi. Ma la grande esperienza, sia in nazionale che con Gent, Standard Liegi e Siviglia, gioca a suo favore. E poi si sa che la serie A è da sempre terra di conquista per i calciatori dell’ex Jugoslavia.
Gli altri: i tempi sono cambiati e così può anche capitare che dall’Italia, patria del difensivismo, si vada a pescare un centrale dalla Spagna, terra del tiqui-taca, come ad esempio successo per il Napoli con Victor Ruiz. Alberto Lopo in serie A non sfigurerebbe affatto. Difensore ruvido, come dimostrano le molte ammonizioni ricevute in carriera, che non bada alle finezze, lascia a 31 anni e dopo sei stagioni il Deportivo La Coruna, appena retrocesso in Seconda Divisione. Abbandona il Depor anche Juan Rodriguez, 29enne centrocampista difensivo che nell'ultima sfortunata stagione ha collezionato 36 gettoni e un gol.
Nella Liga non manca certamente l’esperienza. L’esempio lampante arriva da Sergio Munitis, attaccante da 52 presenze e una Champions con il Madrid ai tempi dei galacticos, ma anche faro del Racing Santander, squadra in cui è cresciuto calcisticamente. Gli anni sono quasi 36, ma la Serie A non è certamente un paese per giovani.
Quale tra questi giocatori vorresti per la tua squadra? Dillo nel forum
di Claudio Barbieri
Anche la Liga, esattamente come Serie A e Bundesliga, offre importanti spunti per gli addetti ai lavori del calciomercato 2011. Niente a che vedere con la ormai certa dipartita del Kun Aguero da Madrid, sponda Atletico. Per assicurarsi il genero di Diego Armando Maradona infatti bisognerà sborsare una montagna di euro. Il campionato iberico mette a disposizione anche occasioni a basso costo: i giocatori che il 30 giugno si liberano a parametro zero.
Vero che la tradizione vuole che i calciatori spagnoli facciano fatica nel nostro campionato (chi non ricorda il bluff di Gaitzka Mendieta alla Lazio?), ma la speranza di accaparrarsi il nuovo Luisito Suarez a zero euro è chiaramente viva in tutti i club nostrani. Dal campione d’Europa con la Roja Marcos Sienna, al duo che ha fatto grande Valencia nel primo decennio del Duemila, Vicente e Albelda, ecco i nomi più caldi (ed economici) della Liga.
Marcos Senna: centrocampista di rottura della Roja campione d’Europa nel 2008 e faro del Villarreal eterno guastafeste nella eterna lotta tra Real Madrid e Barcellona. A suo favore gioca la grande esperienza in campo internazionale, maturata sia con il ‘sottomarino giallo’ che con la Nazionale iberica, e l’origine brasi liana che lo rende estremamente compatibile con la Serie A. Ancora fisicamente integro nonostante le quasi 35 primavere, interessava alla Fiorentina, che ha lasciato libero il suo mastino Donadel.
Vicente: Dopo undici stagioni, il centrocampista di fascia sinistra ha deciso di lasciare l’ovile, ovvero quella Valencia che lo ha fatto conoscere al grande calcio come uno degli esterni più talentuosi nei primi anni del nuovo millennio. Classe 1981, con esperienza internazionale da vendere, come dimostrano le 57 presenze con 6 gol in Europa e le 38 apparizioni con le Furie Rosse, Vicente ha il difetto di essere di cristallo. Nelle ultime due stagioni infatti ha visto il campo solamente 24 volte, condizionato da continui infortuni. Il talento non si discute, il fisico sì. Possibili acquirenti? Tutti coloro che prediligono il gioco sulle fasce…
David Albelda: il ‘cagnaccio’ del Valencia di Hector Cuper, ma anche di Rafa Benitez, insomma di quella squadra che in pochi anni ha saputo vincere due campionati, una Coppa Uefa e una Supercoppa europea, raggiungendo (e perdendo) anche due finali di Champions. Centrocampista difensivo dal grande carattere e naturalmente anche dalla considerevole esperienza: 51 gettoni con la Spagna, 77 in Europa. Nell’ultima stagione ha visto poco il campo con Unai Emery e ha voglia di tornare protagonista. E se fosse un colpo alla Van Bommel?
Diego Castro: fantasia al potere. Esterno offensivo di fascia sinistra, il 29enne cresciuto nel Malaga è letteralmente esploso in quest’ultima stagione, in cui ha trascinato il modesto Sporting Gijon ad un decimo posto insperato. Per Castro campionato da incorniciare, con 9 reti e 3 assist in 29 presenze. In Spagna i media lo danno già accasato al Getafe, ma vista la carenza cronica di laterali offensivi, anche qualche italiana potrebbe farci un pensierino.
Ivica Dragutinovic: undici minuti. E’ questo il tempo trascorso in campo dal roccioso difensore serbo nell’ultima stagione a Siviglia. L’infortunio riportato ad aprile 2010, la rottura del tendine d’achille, gli ha precluso ogni possibilità di giocarsi le sue carte. Il tecnico Gregorio Manzano ha puntato sui più giovani. La carta d’identità non sorride al serbo con passaporto belga: a 35 anni suonati non sarà facile rivendersi. Ma la grande esperienza, sia in nazionale che con Gent, Standard Liegi e Siviglia, gioca a suo favore. E poi si sa che la serie A è da sempre terra di conquista per i calciatori dell’ex Jugoslavia.
Gli altri: i tempi sono cambiati e così può anche capitare che dall’Italia, patria del difensivismo, si vada a pescare un centrale dalla Spagna, terra del tiqui-taca, come ad esempio successo per il Napoli con Victor Ruiz. Alberto Lopo in serie A non sfigurerebbe affatto. Difensore ruvido, come dimostrano le molte ammonizioni ricevute in carriera, che non bada alle finezze, lascia a 31 anni e dopo sei stagioni il Deportivo La Coruna, appena retrocesso in Seconda Divisione. Abbandona il Depor anche Juan Rodriguez, 29enne centrocampista difensivo che nell'ultima sfortunata stagione ha collezionato 36 gettoni e un gol.
Nella Liga non manca certamente l’esperienza. L’esempio lampante arriva da Sergio Munitis, attaccante da 52 presenze e una Champions con il Madrid ai tempi dei galacticos, ma anche faro del Racing Santander, squadra in cui è cresciuto calcisticamente. Gli anni sono quasi 36, ma la Serie A non è certamente un paese per giovani.
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