Inter, che dilemma il dopo Eto'o: meglio Forlan o Tevez?

Calciomercato
I due attaccanti sono i principali indiziati a prendere il posto di Eto'o nell'attacco dell'Inter
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Ore febbrili in casa nerazzurra per trovare il sostituto dell'attaccante camerunense: favoriti alla successione l'uruguayano e l'argentino, ma attenti alla sorpresa: in lizza anche Drogba, van Persie, Lavezzi, Zarate, Palacio e Higuain. VIDEO E FOTO

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Corsa all'oro russo: chi sono i nuovi ricconi
Caro Eto'o, guarda com'è bella la tua Russia...

di Alfredo Corallo

Ammesso che chiunque prenderà il posto di Samuel Eto'o nell'attacco dell'Inter non sarà mai all'altezza del camerunense (Messi  e Ronaldo sono roba per russi, sigh!), sempre più incalzante si fa l'idea che il popolo nerazzurro dovrà rassegnarsi  al campione stagionato o ad un "toppino", anziché al tanto osannato top player. Non si spiegherebbe, altrimenti, il perché dell'ormai imminente cessione del Re Leone all'Anzhi. Questione di fair play finanziario, quante volte l'abbiamo sentito ripetere al presidente Moratti? Una fregatura, nella contingenza, per il tifoso, ma imprescindibile per una società intenzionata a rimanere ai vertici del football europeo.

E allora, se non vuoi/puoi spendere, le strade da percorrere non restano che due: il colpo "alla Galliani", come si rivelò l'operazione del dirigente milanista con il Barcellona per Ibrahimovic, prelevato in forma di prestito gratuito col diritto di opzione nella stagione successiva (rateizzando poi l'acquisto in tre trances); o il ripiego su un vecchio cavallo di razza, che magari t'imbrocca un paio d'annate senza infortuni e con 5-6 milioni di euro - e un ingaggio decisamente inferiore ai big - hai portato a casa l'affarone. Per tutto il resto c'è bisogno di cash, una vagonata di moneta sonante (rubli, appunto). 

Carlos Tevez - La 27enne punta del Manchester City è in rotta con Roberto Mancini e un po' con tutto l'ambiente, che l'ha ormai "tradito" per il Kun Aguero. La valutazione da fantascienza (40 milioni) e l'ingaggio di 7 lo renderebbero inavvicinabile, ma la voglia di scappare dall'Inghilterra dell'Apache potrebbe favorire un compromesso alla Ibra: vieni un anno in prestito e a giugno siamo liberi di decidere se continuare o lasciarci, con Carlitos che potrà, nel caso, pianificare con più calma l'agognato ritorno in Brasile. Sarebbe perfetto per il 3-4-3 di Gian Piero Gasperini e per un'eventuale convivenza con Sneijder e Milito (o Pazzini).

Diego Forlan - L'unico problema del "delantero" uruguagio è legato alla carta d'identità (a maggio ha compiuto 32 anni), perché sulle qualità del biondo centravanti dell'Atletico Madrid non si discute, i numeri parlano per lui: due volte Pichichi nella Liga, miglior giocatore nell'ultimo mondiale sudafricano, decisivo nel trionfo in Coppa America della Celeste lo scorso luglio (doppietta nella finale con il Paraguay), ecc ecc. Tenuto fuori nell'impegno in Europa League dei Colchoneros con il Vitoria Setubal, è, di fatto, libero di giocare la Champions. L'arrivo di Falcao a Madrid, poi, è l'ulteriore conferma che andrà via.  Al momento, soprattutto in virtù della valutazione (5 milioni), risulta il maggior indiziato a prendere il posto di Eto'o. Tutta da verificare, però, la coabitazione con il redivivo Milito, tornato l'idolo della tifoseria, prodiga di apprezzamenti per il Principe dopo il gol-vittoria al Milan nel trofeo Tim.

Didier Drogba - Il possente ivoriano di anni ne ha 33, e il Chelsea - con cui ha il contratto in scadenza - lo lascerebbe partire per una cifra vicina ai 10 milioni. I Blues, peraltro, hanno appena acquistato dall'Anderlect il giovanissimo belga Romelu Lukaku, dalle caratteristiche identiche a quelle dell'africano e, se non bastasse, il manager André Villas Boas ha già fatto intendere che il titolare al centro dell'attacco sarà Fernando Torres, desideroso di rivincita dopo i primi, deludenti mesi in Premier. Bisognerebbe, semmai, convincere Drogba a ridursi l'oneroso ingaggio di 5 milioni.

Gonzalo Higuain - Le maggiori attenzioni di José Mourinho per il collega di reparto Karim Benzema hanno stuzzicato i rumors spagnoli e inglesi su una fantomatica trattativa tra Real e Liverpool per il 24enne puntero delle Merengues. Florentino Perez avrebbe rifiutato l'offerta dei Reds di 25 milioni di euro, ma chissà che un contatto nerazzurro con l'allenatore portoghese non possa rappresentare una corsia preferenziale per un ipotetico prestito. Sempre che Milito non se ne abbia a male.

Ezequiel Lavezzi - L'ennesimo argentino seguito dai dirigenti di Corso Vittorio Emanuele è l'oro di Napoli, un suo approdo alla corte di Moratti scatenerebbe una vera e propria rivoluzione ai piedi del Vesuvio. La velocità e l'agilità del Pocho sarebbero ideali per il gioco di Gasperini, peccato che sul suo contratto pesi una clausola rescissoria di 31 milioni. Il direttore dell'area tecnica Marco Branca ha già messo sul piatto Goran Pandev e 20 milioni, ma sarà dura convincere Aurelio De Laurentiis, a meno che non riesca a preferirgli Giuseppe Rossi, l'ultima infatuazione del vulcanico patron azzurro.

Mauro Zarate - L'indisciplinato Maurito è giunto al capolinea della sua turbolenta avventura con la Lazio, l'esclusione dalla lista dei convocati per la sfida di Europa League con il Rabtonicki segna la definitiva spaccatura con il club biancoceleste. Il presidente Lotito pretende 18 milioni, e anche il carattere irrequieto del 24enne di Buenos Aires potrebbe scoraggiare l'Inter dall'assalto al pur talentuoso attaccante.

Robin van Persie - Il neo capitano dell'Arsenal è un vecchio pallino di Moratti. Dotato di classe sopraffina, ma con le caviglie fragiline, il 28enne centravanti dei Gunners è valutato intorno ai 30 milioni di euro, esattamente la stessa somma che l'Inter vorrebbe ricavare dalla cessione di Eto'o. Se poi l'Udinese dovesse centrare l'impresa, ribaltando il risultato nei preliminari ed eliminando gli inglesi dalla Champions...

Rodrigo Palacio - Tra tutte le "star" menzionate il genoano è certamente il meno blasonato, quello che - parliamoci chiaro - i tifosi non si augurerebbero mai di vedere in campo con la maglia nerazzurra, specie con il 9 sulle spalle... Ma il "rischio" c'è eccome, Gasperini lo considera congeniale ai suoi schemi, per duttilità e spirito di sacrificio. Molto dipenderà da Pandev, oggetto del desiderio dei Grifoni, finora (per fortuna?) non ricambiati. Se l'argentino dovesse rivelarsi un flop - un Biabiany, per intenderci - Gasp avrà vita dura a San Siro. Meglio andare sul sicuro. Vero Benitez?

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