Lo scudetto del mercato: ecco tutti i voti alle squadre

Calciomercato
Giovani promesse e campioni affermati: chi ha fatto il miglior affare?
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Come nella celeberrima "Guida Michelin", diamo le "stelle" alle squadre e al loro mercato. In pole il Milan campione d'Italia, l'Inter sembra essersi indebolita, rivoluzioni in casa Juve e Roma. Ecco come il nuovo campionato si presenta al via

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di Vanni Spinella

Tempo scaduto, il mercato è finito. Dopo mesi di trattative febbrili, colpi a sorpresa e dolorosi addii, le squadre di Serie A, finalmente, si presentano ai blocchi di partenza. Alcune hanno confermato i loro campioni, perché "squadra che vince non si cambia". Altre hanno rivoluzionato rosa, allenatore e filosofia, perché "solo gli stupidi non cambiano mai idea".
Noi abbiamo provato a dare i voti (da 1 a 5 "palloni") alle sette "grandi" che si daranno battaglia per i piani alti e al mercato che hanno fatto in questi mesi (da 1 a 5 "euro").
Solo il tempo ci dirà se quelli che oggi sembrano grandi "colpi" o possibili "sorprese", si confermeranno tali o finiranno presto nel dimenticatoio. Anzi: sul mercato.

MILAN

Voto squadra
Voto mercato

Cosa va:
Era difficile migliorare. Galliani ci è riuscito, anche senza nomi altisonanti. I campioni che hanno confezionato lo scudetto dell’ultima stagione conservano tutti il proprio posto. In avanti il trio Boateng-Ibra-Pato è collaudato, e non c’era alcun bisogno di intervenire.

Cosa non va: La famiglia rossonera, dopo l’addio a Pirlo, non se l’è sentita di tagliare altri rami non più verdissimi. Il centrocampo d’esperienza (Gattuso, Ambrosini, Seedorf, Van Bommel) sarà presto da rivoluzionare totalmente e ancora non sono state poste le basi per il ricambio.
Quest’anno, poi, i rossoneri sono attesi al banco di prova europeo. Ma il Milan che parte in pole in Italia, obiettivamente, non sembra ancora al livello di squadroni come Barcellona o Manchester United.

IL COLPO: AQUILANI - Alla fine, Mister X era lui. Non è biondo e non ha gli occhi azzurri, ma fa la mezzala sinistra. Quel che più conta, però, è che il neo-rossonero ha voglia di rilanciarsi in maniera definitiva dopo troppe stagioni contraddistinte da alti e bassi.

LA SORPRESA: EL SHAARAWY - Si è guardato al futuro, assicurandosi il Piccolo Faraone prima che si intromettessero altre pretendenti. Mossa astuta, e appena il ragazzo avrà messo su un po’ di massa, sarà un ricambio utilissimo anche nel corso di questa stagione.


INTER

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Voto mercato

Cosa va: Sneijder è rimasto, e per i nerazzurri è già una buona notizia. È arrivato Forlan, e le buone nuove diventano due. Per la terza, bisogna aspettare di vedere il bel gioco che sembrava essere una prerogativa delle squadre di Gasp.

Cosa non va: Partiamo da una certezza: Eto’o non si può sostituire. Gasperini, insomma, parte già con l’alibi pronto, ma non per questo ci deve mettere del suo rendendo ancora più difficile la situazione. Non si capisce quale possa essere l’undici di partenza che ha in mente l’allenatore, e soprattutto con che modulo li voglia schierare. La difesa scricchiola.
Il mercato confuso non ha aiutato: l’Inter non ha dato l’impressione di gestirlo come voleva, ma di esserne vittima. Sballottata dalle correnti (quella russa, soprattutto) e costretta ad adeguarsi in corsa.

IL COLPO: FORLAN - Diego Forlan è il colpo che in altre condizioni (e quindi non dopo l’addio di Eto’o) avrebbe fatto esplodere di entusiasmo la Milano nerazzurra. Purtroppo non è ancora chiaro chi ci rimetterà tra lui, Milito (pupillo di Gasp) e Pazzini (pupillo di Moratti).

LA SORPRESA: POLI - Giovane e italiano, finalmente. Con Poli l’Inter sistema il centrocampo, al quale mancava un tassello. Potenzialmente è un campione, si tratta solo di dargli fiducia per non trasformarlo nell’ennesimo rimpianto del calcio nostrano.


NAPOLI

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Cosa va: L’Aurelio ha fatto le cose per bene, andando a puntellare la squadra, senza stravolgere un impianto che ha dimostrato di funzionare alla grande. A cominciare dalla conferma dell’artefice di tutto ciò, Mazzarri (ricordate quando sembrava già della Juve?), ha proseguito resistendo alla tentazione di fare cassa vendendo Hamsik o Lavezzi. E con la benedizione del Cardinale Sepe, si prospetta un’altra stagione ai vertici.

Cosa non va: Un solo dubbio: la rosa allestita è pronta a fronteggiare tre competizioni (di cui una è la Champions)? Numericamente sì. Qualitativamente, forse, ancora non ci siamo.

IL COLPO: INLER - Soffiarlo alla Juventus (che proprio dal Napoli ha preso Pazienza) è stato il gran colpo del mercato napoletano. Lo svizzero assicura il salto di qualità laddove, l’anno scorso, gli uomini di Mazzarri sono sembrati inferiori alle prime della classe.

LA SORPRESA: PANDEV - Dopo l’ultima stagione, può solo fare meglio. Tornasse quello della Lazio, De Laurentiis avrebbe fatto l’ennesimo affare, completando un parco attaccanti di tutto rispetto (oltre ai big ormai noti ci sono anche Mascara, Lucarelli e un Chavez tutto da scoprire).


JUVENTUS

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Cosa va: Un allenatore juventino-dentro. Una dirigenza che ha accettato le sue idee tattiche e ha provato ad accontentarlo, nei limiti del possibile. Lo spirito di rivalsa di tanti elementi (anche nuovi arrivi come Pirlo e Vucinic) può costituire la marcia in più.

Cosa non va: L’ennesima rivoluzione: i tifosi bianconeri si augurano che sia anche l’ultima. Non sono arrivati Aguero e Giuseppe Rossi, le prime scelte di Conte. Cambia tutto sugli esterni: Giaccherini ed Estigarribia (o Elia), sulla carta, valgono più di Pepe e Martinez. Ma neanche loro sono i nomi che Conte aveva segnato sul taccuino di Marotta.

IL COLPO: PIRLO - Il vero colpaccio è quello meno sbandierato di tutti: Pirlo a zero euro. Il miglior centrocampista italiano regalato da una concorrente come il Milan diventa addirittura un doppio vantaggio: indebolisce i rossoneri (o la panchina rossonera, per chi veramente pensa che Pirlo non avrebbe trovato spazio nel Milan) e diventa il perno della nuova Juve.

LA SORPRESA: VIDAL - Sorpresa che sorpresa già non è più. Il centrocampista "guerriero" ha conquistato i suoi nuovi tifosi con un paio di amichevoli, in cui ha dimostrato di saper fare quasi tutto e bene.


ROMA

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Cosa va: I giallorossi sono a un bivio. Ma nel caso la loro scommessa si rivelasse vincente, si ritroverebbero con una squadra dal futuro assicurato. Più avanti di tutte le altre, che questo passo non l’hanno ancora fatto. Se poi al talento dei tanti giovani si unisse la sapienza tattica di scuola Barça che Luis Enrique dovrebbe portare con sé, la Roma diventerebbe un vero e proprio modello da seguire.

Cosa non va: “Il bambino” come Luis Enrique ama definire la sua creatura, ha bisogno di tempo per crescere. La pazienza, purtroppo, non è una prerogativa di casa nostra.
Il cantiere è aperto, ma i sostenitori giallorossi hanno già dimostrato di aspettare al varco il tecnico, per vedere quanto tempo impiegherà a chiuderlo. L’erede di Guardiola ha indicato la strada, i tifosi si augurano solo che non sia una Salerno-Reggio Calabria.

IL COLPO: BOJAN - Campioncino abituato a vincere con il (o “grazie al”?) Barcellona dei fenomeni, Bojan ha una gran voglia di successi su cui sia ben leggibile la sua firma. Uno spirito che, se contagiasse lo spogliatoio, infiammerebbe la stagione giallorossa.

LA SORPRESA: LAMELA - Tanti giovani di belle speranze: resta da vedere se verranno fagogitati dal campionato italiano o se sapranno imporsi. Su tutti, Lamela, strappato alla concorrenza di tanti altri top club a suon di milioni.


LAZIO


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Voto mercato

Cosa va: Rifatto l’attacco, con l’esperienza e i gol (tanti, sulla carta) di Klose e Cissè. Da loro dipenderà gran parte del successo di questa Lazio. Se il profeta Hernanes ripeterà l’ultima stagione, il terzetto d’attacco è potenzialmente devastante. Via Muslera, dentro Marchetti: anche la difesa dovrebbe guadagnarci.

Cosa non va: Via Zarate, la Lazio perde parecchio in fantasia e imprevedibilità. Il tandem d'attacco (così come Rocchi) assicura di metterla dentro, ma va innescato nel modo giusto. Hernanes ha i tempi, ma non le accelerazioni improvvise dell'argentino

IL COLPO: KLOSE - Il tedesco, prelevato a parametro zero, è il classico colpo alla Lotito: giocatore da quasi 200 gol in carriera con le maglie di Kaiserslautern, Werder Brema e Bayern Monaco; altri 61 (in 110 partite) con la maglia della Nazionale. Nel suo caso parlano i numeri.

LA SORPRESA: CANA - Scambiato alla pari con Muslera, l’arrivo di Cana alla corte di Reja è passato quasi sotto silenzio. Dovrà lottare per ritagliarsi il suo spazio, ma è uno di quei giocatori che sanno conquistarsi la fiducia del tecnico lentamente, con i fatti. Per poi diventare quasi indispensabili.


UDINESE

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Cosa va: L’impianto di gioco è rimasto quello, costruito con pazienza da Guidolin. La squadra, ormai, sa a memoria ciò che deve fare, anche se gli interpreti cambiano. E Di Natale è la solita una sicurezza: attaccante da doppia cifra come ce ne sono pochi in giro.

Cosa non va: In attesa che gli osservatori di Pozzo portino a Udine il nuovo Sanchez, il cileno non è stato rimpiazzato adeguatamente. Perdita enorme, a livello di fantasia, imprevedibilità e gol. Si è visto, eccome, contro l’Arsenal.

IL COLPO: DANILO - Date le premesse (era impossibile trattenerlo), Sanchez venduto a 40 milioni, vincendo il braccio di ferro con il Barcellona che giocava al ribasso, è il vero colpo del club. Dovendo indicare un giocatore, ci fidiamo di Danilo, che si è presentato così: “Sono un difensore che sa fare gol”.

LA SORPRESA: NEUTON - Classe ‘90, nelle prime uscite con la maglia bianconera ha ben impressionato. Che sia Neuton la prossima stella da rivendere a cifre da capogiro?


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