Pep: "E' sempre stata casa mia, lascio perché sono stanco"

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L'espressione commossa di Pep Guardiola, che annuncia la sua decisione
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Dunque Guardiola ha deciso: se ne va dal Barcellona, Tito Vilanova sarà il nuovo allenatore. I motivi della scelta in una conferenza stampa carica di emozione. "Non credo di aver voglia di tornare ad allenare subito..."

Dunque Guardiola ha deciso: se ne va dal Barcellona, e spiega i motivi della scelta in una conferenza stampa carica di emozione. Sarà allora Tito Vilanova il nuovo allenatore dei blaugrana. Lacrime agli occhi, teso, maglioncino grigio e camicia bianca Pep siede accanto a Zubizzareta e al presidente Sandro Rosell. Che dice subito: "Il nostro ringraziamento per quel che ha fatto sarà eterno".

"Cercherò di spiegarvi cosa provo", spiffera invece Guardiola subito dopo. "Non credo di aver voglia di tornare ad allenare subito. Sono stanco, è il momento di lasciare. Ma sono contento e orgoglioso di quanto fatto". Così Pep spiega le motivazioni che lo hanno portato a lasciare la panchina dei campioni del mondo. Guardiola, che parla in catalano di fronte a media e giocatori, appare sempre più emozionato.

"Mi spiace se qualcuno ha messo in dubbio il mio impegno, questa è sempre stata casa mia. Essere allenatore del Barcellona per quattro anni rappresenta davvero un'eternità. A ottobre e a dicembre avevo già parlato col presidente della mia possibile volontà di lasciare. Ma c'era ancora molto da fare, prima... E non volevo creare problemi all'ambiente. Il tempo è passato, abbiamo fatto tanto assieme. Sapevo che la mia fase come allenatore del Barça si andava a concludere".

Il successore "darà cose che io non posso dare.  Non perché io non le abbia, ma perché le aspettative sono altissime  e un allenatore deve essere forte, deve avere l'energia per  trasmettere tutto ai giocatori", prosegue Guardiola. "Ho cercato di allenare i miei giocatori con il massimo impegno e la massima passione. Ho avuto il privilegio di allenarli, dal primo all'ultimo giorno mi hanno permesso di godermi la mia professione. Devo ringraziarli tutti, nessuno può capire cosa significhi immaginare una partita e vedere che tutto viene messo in pratica", afferma ancora commosso.

"Quattro anni sono quattro anni -ripete Guardiola rispondendo  alle domande-. Sentire la stanchezza e la pressione è normale: il tempo è passato, un ciclo si chiude. Ho capito che il mio percorso era finito, sono felice di quello che ho fatto e di quello che ho ottenuto. Me ne vado con la consapevolezza di aver dato il massimo".

"I giocatori mi hanno trattato malissimo, è un buon segno...", scherza Guardiola, con un sorriso, rispondendo alle domande sulla reazione della squadra alla notizia comunicata stamane in una lunga riunione sul campo di allenamento. "Tito Vilanova? Una persona capace, conosce i giocatori che avrà a disposizione. Ha la forza e l'energia per prendere in mano il  progetto. Se avessi avuto dubbi, avrei dato la mia opinione: ma sono sicuro che questa sia la decisione migliore per tutti", dice Guardiola. "Si continua sulla stessa strada, ammiro Tito per tutto quello  che mi ha dato in questi anni. I giocatori lo conoscono, non verrà rivoluzionato tutto quello che è stato fatto finora. Lui potrà dare ai giocatori tutto quello che io non ero più in grado di dare".

Il ds del club catalano, Andoni Zubizarreta aggiunge: "Il Barcellona è una realtà bellissima ma complessa, bisogna conoscerla da dentro: per questo abbiamo scelto Tito. Noi guardiamo sempre in casa, ai nostri giovani: questa dunque è la nostra scelta. Certo - conclude Zubizarreta - ci sono dei rischi: ma come disse una volta Guardiola, si allacciano le cinture e si parte".