Moratti dixit: ecco la nuova Inter in cinque mosse
CalciomercatoLa prima è Stramaccioni, un tecnico stimatissimo. Poi c'è la gioventù, le dismissioni eccellenti di alcuni senatori che hanno fatto la storia, il progetto ormai concreto di uno stadio di proprietà. E infine l'entusiasmo. Ovvero, la voglia di ripartire
La nuova Inter in 5 mosse. La disegna Massimo Moratti in un'intervista alla Gazzetta dello Sport. La prima si chiama Stramaccioni "allenatore di talento con una forte preparazione, passione, competenza. Tecnico credibile e affidabile" Un giovane adulto, insomma, cui affidare le chiavi della rinascita.
La seconda si chiama gioventù, parola d'ordine di un rinnovamento che ha solide basi, visti i tanti titoli giovanili vinti dall'Inter: "Quando vedi nuovi ragazzi in campo - dice Moratti - ho la stessa sensazione di attesa di quando si vede per la prima volta un nuovo straniero. Ne parlano bene, lo aspetti, lo vedi giocare: è una scoperta. Qui so che c'è bravura e anche talento".
Di qui nasce la terza mossa, quella delle dismissioni eccellenti. Il triplete varca il confine che lo pone nella storia. Ora è tempo di costruire il futuro e di pensare anche ai bilanci. "La mancanza la sentirò per tutti gli artefici dei recenti trionfi, ma so che devo mandare avanti una società e metterla davanti ai sentimenti. Tra l'altro per qualcuno c'è anche la possibilità di rilanciarsi altrove...".
Quarta mossa, lo stadio: "Progetto importante e concreto. Se tutto s'incastra, e sottolineo se - precisa il presidente - fra i 3 e i 5 anni tutto si può completare". Manca solo una mossa, la quinta. Ma potrebbe essere la prima. "Entusiasmo da uno a dieci? Assolutamente dieci. Stiamo costruendo una cosa che possa avere credibilità, durata, forza". E' l'anno zero, ma l'Inter riparte da...10.
La seconda si chiama gioventù, parola d'ordine di un rinnovamento che ha solide basi, visti i tanti titoli giovanili vinti dall'Inter: "Quando vedi nuovi ragazzi in campo - dice Moratti - ho la stessa sensazione di attesa di quando si vede per la prima volta un nuovo straniero. Ne parlano bene, lo aspetti, lo vedi giocare: è una scoperta. Qui so che c'è bravura e anche talento".
Di qui nasce la terza mossa, quella delle dismissioni eccellenti. Il triplete varca il confine che lo pone nella storia. Ora è tempo di costruire il futuro e di pensare anche ai bilanci. "La mancanza la sentirò per tutti gli artefici dei recenti trionfi, ma so che devo mandare avanti una società e metterla davanti ai sentimenti. Tra l'altro per qualcuno c'è anche la possibilità di rilanciarsi altrove...".
Quarta mossa, lo stadio: "Progetto importante e concreto. Se tutto s'incastra, e sottolineo se - precisa il presidente - fra i 3 e i 5 anni tutto si può completare". Manca solo una mossa, la quinta. Ma potrebbe essere la prima. "Entusiasmo da uno a dieci? Assolutamente dieci. Stiamo costruendo una cosa che possa avere credibilità, durata, forza". E' l'anno zero, ma l'Inter riparte da...10.