Perez non bada a spese e dopo Bale vuole anche Luis Suarez. Un mercato da 220 milioni di euro vicino al record del 2009, quando tra Kakà, Cristiano Ronaldo, Xabi Alonso e Benzema la spesa fu di 257 milioni. I precedenti dei presidenti Paperoni
I soldi non fanno la felicità. O forse sì. Chiedere per credere al Real Madrid, dove non bastano i 109 milioni per Gareth Bale a riempire la pancia di Florentino Perez. Che non bada a spese e vuole anche Luis Suarez, separato in casa al Liverpool, pronta un'altra vagonata di milioni. Quantomeno per provarci. E per una campagna acquisti che toccherebbe quota 220 milioni di euro. Vicina, vicinissima al record del 2009, quando tra Kakà, Cristiano Ronaldo, Xabi Alonso e Benzema la spesa fu di 257 milioni.
Soldi che farebbero la felicità di qualsiasi squadra. Ha preso esempio il Monaco di Rybolovlev con quasi 150 milioni, di cui buona parte per Falcao. E così sfida le cifre astronomiche dell'altro magnate russo, Abramovich: nel 2003, al suo primo anno, spese 172 milioni regalandosi più campioni tra cui Crespo; ma con l'arrivo di Mourinho arrivò a investire addirittura 161 milioni, pur di regalare allo Special One (adesso tornato a casa) i suoi fedelissimi dal Porto.
Il Manchester City a queste cifre è andato molto vicino, nel 2008, primo anno di gestione dello sceicco Mansour: 157 milioni sul mercato, ben 43 di questi solo per Robinho. Fiumi di danaro ormai scorrono anche in Francia, il Paris Saint-Germain di Al Khelaifi ha toccato quota 147 milioni spesi nel 2012 tra Lavezzi, Lucas e Ibrahimovic. Già, Zlatan, l'uomo da 13 milioni d'ingaggio - tanto per cambiare - che fece svenare il Barcellona nel 2009. Salvo poi rimpiangere - appena un anno dopo - Samuel Eto'o. Che mentre il Real Madrid spende 200 milioni e il Monaco quasi, adesso rappresenta la grande occasione del mercato, a zero euro e solo ingaggio da pagare. Forse, non sempre i soldi fanno la felicità…
Soldi che farebbero la felicità di qualsiasi squadra. Ha preso esempio il Monaco di Rybolovlev con quasi 150 milioni, di cui buona parte per Falcao. E così sfida le cifre astronomiche dell'altro magnate russo, Abramovich: nel 2003, al suo primo anno, spese 172 milioni regalandosi più campioni tra cui Crespo; ma con l'arrivo di Mourinho arrivò a investire addirittura 161 milioni, pur di regalare allo Special One (adesso tornato a casa) i suoi fedelissimi dal Porto.
Il Manchester City a queste cifre è andato molto vicino, nel 2008, primo anno di gestione dello sceicco Mansour: 157 milioni sul mercato, ben 43 di questi solo per Robinho. Fiumi di danaro ormai scorrono anche in Francia, il Paris Saint-Germain di Al Khelaifi ha toccato quota 147 milioni spesi nel 2012 tra Lavezzi, Lucas e Ibrahimovic. Già, Zlatan, l'uomo da 13 milioni d'ingaggio - tanto per cambiare - che fece svenare il Barcellona nel 2009. Salvo poi rimpiangere - appena un anno dopo - Samuel Eto'o. Che mentre il Real Madrid spende 200 milioni e il Monaco quasi, adesso rappresenta la grande occasione del mercato, a zero euro e solo ingaggio da pagare. Forse, non sempre i soldi fanno la felicità…