Ferrero, la scatola magica con dentro la sorpresa Eto'o
CalciomercatoLE IDI DI MARZIO. Il presidente della Samp ha dimostrato di fare sul serio sul mercato. Dopo Muriel, sta provando a regalare ai tifosi blucerchiati un pezzo da novanta. Poi la risposta al telefono che non ti aspetti: "A Dima', ce lasci lavora'?"
Ore 22.03, non manca molto all'inizio della puntata di calciomercato con Bonan. Il solito giro di telefonate, qualche sms, adesso anche Whatsapp. Chiamo Vigorelli, l'agente di Eto'o, giusto per capire a che punto è la trattativa per il suo assistito alla Samp. Faccio il numero, squilla a vuoto, poi sento una voce che non è quella di Claudio. Canticchia, felice. È Ferrero, il presidente pirotecnico del Doria. "A Dimà, ce lasci lavorà su...", prima di continuare ad intonare un motivetto sull'edera e la tinta, roba da mille risate in sottofondo.
Cena genovese a base di Eto'o, sorrisi e pazze idee. Non avevo mai sentito Ferrero al telefono, non ho nemmeno il numero, sicuramente è un personaggio fuori dalle righe. Che magari ti mette pure in soggezione perché non sai cosa aspettarti dalle sue provocazioni, una scoperta continua. Anche per i tifosi blucerchiati, pieni di dubbi al suo arrivo e adesso tutti contagiati dal suo entusiasmo. E dalle sue operazioni. In un baleno, ecco le perplessità spazzate via da acquisti economicamente importanti, partendo da Correa e continuando con Muriel: 12 milioni sull'unghia ai Pozzo, con cui non è affatto facile trattare. Poi, Eto'o.
Un lampo in una notte romana al ristorante dopo aver perso con la Lazio, un'operazione nata quasi per caso e adesso diventata terribilmente seria. Si parla di diritti d'immagine, avvocati al lavoro, soldi veri e ricchi bonus, chi l'avrebbe mai detto. "Basta parlare, portami Eto'o", è solo uno dei tanti sms scherzosamente minacciosi spediti nei giorni scorsi al procuratore di Samuel. Così come le diciannove telefonate con Lucci per Muriel da Los Angeles, roba da Oscar. Ferrero si è preso la Samp e vuole stupire ancora, non solo rispondendo a sorpresa quando un giornalista chiama l'agente poco prima della diretta. Ciak, si sogna.
Cena genovese a base di Eto'o, sorrisi e pazze idee. Non avevo mai sentito Ferrero al telefono, non ho nemmeno il numero, sicuramente è un personaggio fuori dalle righe. Che magari ti mette pure in soggezione perché non sai cosa aspettarti dalle sue provocazioni, una scoperta continua. Anche per i tifosi blucerchiati, pieni di dubbi al suo arrivo e adesso tutti contagiati dal suo entusiasmo. E dalle sue operazioni. In un baleno, ecco le perplessità spazzate via da acquisti economicamente importanti, partendo da Correa e continuando con Muriel: 12 milioni sull'unghia ai Pozzo, con cui non è affatto facile trattare. Poi, Eto'o.
Un lampo in una notte romana al ristorante dopo aver perso con la Lazio, un'operazione nata quasi per caso e adesso diventata terribilmente seria. Si parla di diritti d'immagine, avvocati al lavoro, soldi veri e ricchi bonus, chi l'avrebbe mai detto. "Basta parlare, portami Eto'o", è solo uno dei tanti sms scherzosamente minacciosi spediti nei giorni scorsi al procuratore di Samuel. Così come le diciannove telefonate con Lucci per Muriel da Los Angeles, roba da Oscar. Ferrero si è preso la Samp e vuole stupire ancora, non solo rispondendo a sorpresa quando un giornalista chiama l'agente poco prima della diretta. Ciak, si sogna.