Santon, mai dire mai. Il suo ritorno all'Inter è già un caso

Calciomercato

Vanni Spinella

Davide Santon all'esordio in Champions sfida Cristiano Ronaldo. Altri tempi, per lui e per i nerazzurri...
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Se ne andò dall'Italia nel 2011, dichiarando che sarebbe tornato solo per il Milan. Adesso Mancini gli offre una nuova chance con il club che lo fece esordire in A, ma non tutti i tifosi sono d'accordo. E la fidanzata twitta: "Obbligato dal Newcastle"

Con Mario Balotelli ha condiviso tanto: la primavera dell’Inter, l’esordio in prima squadra da baby fenomeno, la maturità conseguita tra un allenamento e l’altro, lo scudetto con giocate decisive, le coccole di Mourinho e dei tifosi che li vedevano come il futuro del club nerazzurro, gli scontri con il grande Cristiano Ronaldo, il volo in Inghilterra alla ricerca di fortuna e di se stessi.



Ora Davide Santon rischia di condividere con il suo grande amico anche il rapporto di amore-odio, chiamiamolo così, con i tifosi dell’Inter. Colpa di quella frase, “Non tornerò mai più all’Inter. Magari al Milan…”, con cui se ne andò dall’Italia nel 2011, sbattendo la porta. Cose da ragazzi, che non hanno ancora capito che nel mercato, come nella vita, non bisogna mai dire mai. Ora l’Inter l’ha ricercato e lui non ha potuto dire no. Tornerà a Milano, ma non al Milan, squadra di cui – come Balo – è tifoso. E i tifosi nerazzurri lo aspettano al varco…



La bella favola di Santon inizia esattamente 6 anni fa, a fine gennaio 2009. Nel giro di 5 giorni, appena diciottenne, fa il suo debutto in prima squadra con l’Inter (2-1 alla Roma in Coppa Italia) e in serie A (Inter-Sampdoria 1-0), un mese dopo arriva anche il grande palcoscenico della Champions. In Inter-Manchester United (0-0), ottavo d’andata dell’edizione 2008/2009, si trova sulla fascia di competenza di Cristiano Ronaldo, all’epoca 24enne con già un Pallone d’oro in bacheca, ed esce dal duello a testa alta. Corsa, personalità, concentrazione: Santon pare un veterano. Al ritorno, il suo “gemello” Balotelli si concederà anche il lusso di provocare CR, convincendo i tifosi interisti che quei due ragazzini provenienti dalla Primavera che non temono nessuno avranno un futuro molto luminoso. Non sono gli unici: al loro coro si aggiungono le voci dei maggiori esperti mondiali. “Sarà per l’Inter quel che Maldini è stato per il Milan”, profetizza Mourinho; “Riconosco subito un predestinato”, assicura l’allora ct Marcello Lippi, che gli regala la gioia della maglia azzurra al termine di quella stagione magica. Stagione che, naturalmente, si chiude con lo scudetto interista, al quale Balotelli contribuisce segnando gol pesanti e festeggiando sempre insieme all’amico Santon. I due si sentono come in una favola, e come dar loro torto.

Inter-Manchester Utd: grande entusiasmo quando viene annunciato il nome di Santon


La parabola discendente del “nuovo Facchetti” (c’era anche questa etichetta, tra le varie appiccicategli con una certa fretta), però, è appena iniziata. Un infortunio nella stagione successiva (quella del Triplete) non gli permette di affermarsi nelle gerarchie di Mou, che dopo tanta carota lo bastona pure. In campionato un suo ripiegamento un po’ svogliato regala il gol-vittoria alla Sampdoria e lo Special One non gradisce, contro il Palermo entra con i nerazzurri avanti 4-0 e in pochi minuti dalle sue parti si apre una voragine: 4-3. Mourinho, che vuole trasformare "il bambino" (così lo chiama) in un uomo, lo critica apertamente e non lo convoca per la trasferta con il Livorno, nonostante la squalifica di Chivu, “avversario di ruolo” a cui dovrebbe cercare di soffiare il posto. Caduta libera: l’anno dopo arriva Benitez (con Santon che negli anni successivi rimpiangerà sempre il maestro Mou), a gennaio il prestito al Cesena in cambio di Nagatomo, a fine stagione il Newcastle e quelle parole, “mai più all’Inter”, che ora suonano così strane.



L’Inter infatti ha ripensato a lui, che su Facebook si è detto felice, prima di rimuovere il post mentre su internet inizia a montare la contestazione di chi non ha dimenticato. Nel frattempo - sono i social network, bellezza - anche la sua fidanzata ha pensato bene di twittare la sua (anche lei rimuovendo il tutto poco dopo), chiarendo che Davide "aveva rifiutato l'Inter, ma è stato costretto ad andarci dal Newcastle".



E' già polemica. Il modo per fare pace immediatamente ci sarebbe: una bella marcatura convincente su Cristiano Ronaldo. Peccato che la prossima dell’Inter non sia contro il Real Madrid e che al momento non si vedano grandi possibilità di incrociarlo neanche nella prossima stagione.