Da bersaglio a idolo, l'altra vita Viola di Neto
CalciomercatoLE IDI DI MARZIO. Storia di un mancato rinnovo. Contro l'Inter a San Siro, ha salvato il risultato più volte. In attesa di firmare il contratto con la Juve, che lo aspetta a parametro zero, il portiere brasiliano è tornato insostituibile per Montella
Traditore a chi? Neto risponde sul campo a etichette troppo facili e critiche da bersaglio mobile. Messo da parte il giorno dopo non aver rinnovato il contratto, avrebbe potuto (come fanno tanti suoi colleghi) rivendicare un dolorino improvviso alla schiena invece di rispondere presente nel momento del bisogno. Ovvero al primo infortunio di Tatarusanu. Da escluso e contestato (sia allo stadio che qualche sera in città, all'ora dell'aperitivo) a indispensabile e osannato: il suo contributo contro Tottenham e Inter, nella settimana più bella del 2015 in viola, ha spazzato via ogni dubbio sulla professionalità di questo ragazzo brasiliano dal cuore buono. Me lo ricordo a Copacabana, durante il Mondiale, ospite di una nostra puntata brasiliana.
Aveva firmato un fogliettino bianco per gioco, perché la sua volontà era davvero quella di rinnovare con la Fiorentina. Per mesi sono ballati centomila euro di differenza a stagione tra domanda e offerta, in quei momenti lui e il suo agente (Stefano Castagna) hanno percepito alcuni segnali negativi, come se la fiducia della società non fosse totale. Memori anche di alcuni episodi precedenti, quando il suo destino era in bilico, con trattative aperte e chiuse in un baleno, legate a ogni minima incertezza. Dal canto suo, il club ha sperato in un gesto di riconoscenza, perché comunque grazie alla Fiorentina il percorso europeo di Neto è nato e proseguito sotto una buona stella, facendosi apprezzare in Brasile, nell'ambito della Seleçao.
Al momento della decisione definitiva, però, il portiere ha fatto una scelta. E va rispettata. Come quando una società decide di non prolungare l'intesa con un giocatore nonostante abbia fatto bene. La proposta economica era diventata di colpo ben più alta di quanto trattato in precedenza (l'ultima sfiorava il milione e mezzo netto all'anno), ma non è bastato. Così, Neto continuerà fino all'ultimo a difendere sul campo la Fiorentina, anche se dovesse giocare in Coppa Italia contro la Juve. La squadra che l'ha bloccato per il domani. Battendo la concorrenza del Liverpool, per cui si era mosso Brendan Rodgers in persona. Quadriennale a due milioni e stagione, va solo firmato: Neto in bianconero è una storia che si definirà prestissimo. Senza sotterfugi o incontri di nascosto. Alla luce del mercato. Anche se tradimento sarà sempre, per alcuni innamorati feriti.
Aveva firmato un fogliettino bianco per gioco, perché la sua volontà era davvero quella di rinnovare con la Fiorentina. Per mesi sono ballati centomila euro di differenza a stagione tra domanda e offerta, in quei momenti lui e il suo agente (Stefano Castagna) hanno percepito alcuni segnali negativi, come se la fiducia della società non fosse totale. Memori anche di alcuni episodi precedenti, quando il suo destino era in bilico, con trattative aperte e chiuse in un baleno, legate a ogni minima incertezza. Dal canto suo, il club ha sperato in un gesto di riconoscenza, perché comunque grazie alla Fiorentina il percorso europeo di Neto è nato e proseguito sotto una buona stella, facendosi apprezzare in Brasile, nell'ambito della Seleçao.
Al momento della decisione definitiva, però, il portiere ha fatto una scelta. E va rispettata. Come quando una società decide di non prolungare l'intesa con un giocatore nonostante abbia fatto bene. La proposta economica era diventata di colpo ben più alta di quanto trattato in precedenza (l'ultima sfiorava il milione e mezzo netto all'anno), ma non è bastato. Così, Neto continuerà fino all'ultimo a difendere sul campo la Fiorentina, anche se dovesse giocare in Coppa Italia contro la Juve. La squadra che l'ha bloccato per il domani. Battendo la concorrenza del Liverpool, per cui si era mosso Brendan Rodgers in persona. Quadriennale a due milioni e stagione, va solo firmato: Neto in bianconero è una storia che si definirà prestissimo. Senza sotterfugi o incontri di nascosto. Alla luce del mercato. Anche se tradimento sarà sempre, per alcuni innamorati feriti.