Il croato ha preso parte a una tappa della Major Series di beach volley ma senza avvertire la società nerazzurra che ora dovrà applicare il regolamento interno e multare il giocatore. Dopo la corte dei giorni scorsi dello United per portarlo a Manchester un'altra grana da gestire per i dirigenti nerazzurri
Tre partite di beach, una multa in arrivo e un futuro sempre più lontano da Milano. Almeno nelle intezioni. La scappatella di Ivan Perisic a Porec questa volta potrebbe scrivere sul serio la parola fine del rapporto tra l'esterno e la società nerazzurra, che non ha preso per nulla bene la voglia del suo giocatore di togliersi qualche soddisfazione anche nel beach volley. Certo se avesse chiesto l'autorizzazione al suo club magari tutto si sarebbe risolto in un nulla di fatto, in una semplice due giorni di divertimento, ma ora la frittata è stata fatta e all'Inter non resterà, come previsto dal proprio regolamento interno, che multare il croato. La vicenda risale a qualche giorno fa, quando Perisic ha partecipato alla tappa croata delle Major Series che si disputava appunto a Porec, in Croazia, dove il nerazzurro è sceso in campo per tre volte tra il 29 e il 30 giugno assieme al connazionale Niksa Dell'Orco, grazie a una wild card concessa dagli organizzatori del torneo che ha inserito i due direttamente nella fase a gironi. Tre incontri, tre sconfitte per 2-0, nelle quali i due sono stati messi sotto dalle coppie molto più quotate che hanno affrontato ma durante le quali soprattutto l'inedito beacher dell'Inter ha messo in mostra doti difficili da immaginare per un giocatore non professionista.
Tra multa e mercato
Dunque quella che doveva essere semplicemente una due giorni di svago potrebbe trasformarsi nella classica goccia che fa traboccare un vaso già colmo tra necessità nerazzurre di fare cassa e la voglia mai celata dello stesso Perisic di raggiungere allo United quel Jose Mourinho che tanto l'ha corteggiato nelle scorse settimane. Il giocatore andrebbe di corsa in Inghilterra e l'Inter ha avuto già diversi contatti con la società inglese, inizialmente forte di una posizione di vantaggio dettata dalle necessità dell'Inter di trovare entro il 30 giugno i soldi per risanare il proprio fair play finanziario. Poi le cessioni di altri giocatori e una situazione di bilancio completamente risanata che di fatto non ha tolto il croato dal mercato ma ha concesso all'Inter la possibilità di fare il prezzo: 50 milioni di euro. A questo punto la palla passa a Mourinho, che se vorrà Perisic dovrà sborsare quanto richiesto dai nerazzurri. Il 10 luglio, giorno in cui il croato si aggregherà al ritiro nerazzurro di Pinzolo, Spalletti avrà già la sua prima grana da gestire.
Raduno posticipato
Doveva essere domani il primo giorno di Inter per Luciano Spalletti ma il tecnico toscano dovra' aspettare fino a giovedi' per iniziare a lavorare con la squadra nerazzurra. Il 6 luglio appuntamento per i giocatori ad Appiano Gentile, poi partenza nel pomeriggio per il ritiro di Riscone di Brunico. Inizio di preparazione posticipato a causa dei tanti impegni dei nazionali tra l'Europeo Under 21 e la Confederations Cup. Spalletti e il suo staff tecnico, ancora non ufficializzato ma che dovrebbe comprendere Marco Domenichini, i collaboratori Daniele Baldini e Alessandro Pane, oltre a Martusciello che ha lasciato l'Empoli per raggiungerlo, cominceranno a prendere contatto con la squadra e pianificare il rilancio dopo il settimo posto della passata stagione