Calciomercato, Juventus-Bernardeschi: continua la trattativa

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Federico Bernardeschi, centrocampista della Fiorentina (getty)

Resta ancora una distanza di circa 3 milioni di euro tra l'offerta dei bianconeri e la richiesta viola per il fantasista classe 1994, che nella mattinata di giovedì non si è presentato (ufficialmente per motivi di salute) ai controlli medici di inizio stagione. Anche dopo l'incontro tra Marotta e Bozzo, la trattativa continua: la Juventus vuole chiudere nel minor tempo possibile l'affare

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LE TRATTATIVE DI OGGI

La Juventus vuole Federico Bernardeschi. La trattativa tra i bianconeri e la Fiorentina è ormai decollata e presto potrebbero esserci importanti novità. Una, nella mattinata di giovedì, ha scosso il mondo viola e ulteriormente “scaldato” l’affare: il fantasista classe 1994, atteso in Trentino per le visite mediche di inizio stagione, non si è infatti aggregato al resto della squadra nel ritiro di Moena, ufficialmente per motivi di salute, come confermato anche da un comunicato della società: ”La Fiorentina informa che Federico Bernardeschi non raggiungerà il ritiro di Moena in quanto affetto da gastroenterite acuta. Tale patologia costringe il calciatore ad osservare 4 giorni di riposo, come attestato dalla certificazione medica inviata". Dietro, comunque, dovrebbe esserci l’ormai conclamata trattativa con la Juventus, che sta cercando di spingere per portarlo a Torino il prima possibile.

Incontro tra l’agente e la Juve: la trattativa continua

Giornata di giovedì caratterizzata non solo dall’assenza di Bernardeschi a Moena, ma anche dall’incontro tra il suo agente, l’avvocato Giuseppe Bozzo, e la dirigenza (presente l’ad Marotta) della Juventus, terminato intorno alle 21.00. La distanza tra offerta e richiesta resta di circa 3 milioni di euro, tra bonus e parte fissa. La trattativa prosegue dunque a oltranza: nelle prossime ore e per tutta la giornata di venerdì sono previsti ulteriori contatti tra le parti. La Juventus spera di riuscire a chiudere il prima possibile, ma senza fretta, evitando così ulteriori ‘strappi’ e incidenti diplomatici.