Pranzo di mercato tra l'olandese, il suo agente e il presidente del Benevento, Vigorito. Il calciatore ha scelto la sua prossima destinazione: niente Verona per lui, si attende la fumata bianca. Il presidente: "50% di possibilità che la trattativa vada a buon fine"
Benevento accoglie Mino Raiola. Il noto procuratore non è nella città campana per proporre lo svincolato Ibra, ma per definire l'affare Kishna. Il centrocampista olandese ha infatti scelto di vestire i colori giallorossi, preferendoli a quelli del Verona che aveva mostrato grande interesse per lui. Lo stesso calciatore, accompagnto dall'agente, ha pranzato a Benevento insieme al presidente del club Vigorito per mettere tutto nero su bianco: il classe 1995 si trasferirà dalla Lazio in prestito con diritto di riscatto.
La squadra neopromossa lavora anche su un attaccante. Pavoletti resta il sogno, anche se il centravanti spera di rimanere a più alti livelli. Il problema è però legato all'ingaggio sebbene il Napoli un piccolo contributo lo darebbe. La sensazione comunque è che il presidente dei giallorossi sia disposto anche a una piccola follia economica per un attaccante in grado di garantire un bel bottino di reti.
Vigorito: "Abbiamo il 50% di possibilità che Kishna venga da noi"
Nel pomeriggio sono arrivate le parole del presidente del Benevento, Oreste Vigorito: "Serve un mix di orgoglio, soddisfazione, umiltà e volontà. Così potremo dare qualche soddisfazione ai tifosi. Kishna? Ieri avrei detto di avere il 20% di possibilità di acquistarlo. Il ragazzo non conosceva questa realtà, questa città, forse non sapeva neanche che avessimo uno stadio o magari qualcuno gli aveva detto che giocavamo tra le foglie di tabacco, visto che Benevento è famosa per questo. Deve aver capito l'importanza qui del calcio dopo che da 40 giorni ci sono più di 50 persone che lavorano contro il tempo per avere una sede migliore di quella che già abbiamo e che secondo me non sfigurava. È un ragazzo intelligente e, al di là di quello che deciderà, è andato via dicendo che Benevento e il suo presidente sono speciali. Questo mi fa alzare l’asticella al 50%. È un talento vero, se calciatori così bravi non rendono è colpa nostra. Se uno ha talento dobbiamo aiutarlo noi a farlo giocare. Il nostro obiettivo, nel caso dovesse arrivare, sarà riappacificarlo con il calcio, perché al momento è un po’ deluso. A noi queste sfide piacciono".